Santacroce «Migras» (2017)

Santacroce «Migras» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.03.2017

 

Visualizzazioni:
739

 

Band:
Santacroce
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Titolo:
Migras

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alessio Santacroce :: Voice, Guitar;
- Vanessa Caracciolo :: Second Voice;
Alessandro Ponzuoli :: 12 String Guitar;
- Greta Merli :: Chitarra;
- Lorenzo Porciani :: Chitarra;
- Daniele Pistocchi :: Basso;
- Giulio Franceschi :: Batteria;

 

Genere:
Rock

 

Durata:
36' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
GhostLabel Record
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il cantautore italiano Alessio Santacroce, con un’esperienza più che ventennale con la band La Quarta Via, rilascia oggi questo lavoro da “solista” che vede in ogni caso la collaborazione di diversi artisti alle sue spalle. Il disco, intitolato “Migras”, affronta diverse tematiche soprattutto legate ai fattori sociali che spaziano dall’immigrazione alla guerra sino all’integralismo religioso, insomma tematiche assolutamente attuali nel contesto del periodo storico in cui viviamo. Sotto il profilo musicale invece, il lavoro si imbatte in un rock moderno, grintoso, all’interno del quale l’autore non si risparmia in ritornelli decisamente piacevoli all’ascolto e facili da memorizzare. Gli artisti di cui si avvale come collaboratori vanno a compiere addirittura dei duetti con lo stesso come nel caso della cantante in seconda Vanessa Caracciolo che in alcuni brani duetta con l’artista mentre gli altri strumentisti si dilettano tra un brano e l’altro con la loro indiscussa dote artistica. I brani, mediamente lunghi, si strutturano su una base rock, come prima si accennava rendendo il tutto robusto sia grazie ad intensi riff che all’annessa ritmica raramente fossilizzata su andature monotone e statiche. Brano d’apertura di questo moniker è “Il Gregge”, un brano ruvido il cui ritornello cantato dall’autore, un po’ alla Battiato, si alterna in maniera divertente sull’interno contesto; a seguire “La notte della Repubblica”, un brano quasi hard rock, incalzante, che non trova ostacoli sotto il profilo ritmico rimanendo sempre ad un certo livello; sotto il profilo del songwriting l’autore dedica il brano a tutte quelle persone che sono ancora in attesa di giustizia, con la speranza che prima o poi le verità venga a galla. L’ascolto prosegue con “Clorophille” in cui si assiste al duetto vocale di cui sopra; ritmicamente il brano risulta piuttosto moderato con assenza di dinamiche e quant’altro; il “Mercante d’Anime”, si diletta nuovamente con la sua vivace ritmica rock, semplice nell’esecuzione, ma vincente con il suo ritornello nuovamente in coppia con l’artista femminile; è poi la volta di “Normandie” il cui inizio appare incentrato su un contesto ritmico melodico più malinconico rispetto ai precedenti ascolti; nuovamente interessante la parte del ritornello cantato dall’autore capace di offrire la giusta coesione tra cantato e ritmico; contesto decisamente cupo si ravvisa in “Bianco Miope” che anticipa il successivo “L’ingiusta fine delle Mezze Stagioni” dove a prendere corpo è nuovamente una ritmica più dinamica e accesa così come eravamo stati abituati all’inizio dell’ascolto di questo platter; si prosegue con le conclusive “La Fiaba Dulcamara” e “Migras”, il primo, si presenta dolce e melodico per la sua andatura prevalentemente acustica mentre il secondo, molto moderato, cresce a poco a poco sviluppando quasi una ballata rock. Il disco si rileva particolarmente interessante e non nasconde affatto l’estro creativo dell’autore capace di sorprendere chiunque sia per i suoi ritornelli che per le ritmiche rock semplici, ma efficaci quanto basta per mettersi in evidenza.

Track by Track
  1. Il Gregge 75
  2. La Notte della Repubblica 70
  3. Clorophille 70
  4. Mercante d'Anime 70
  5. Normandie 70
  6. Bianco Miope 70
  7. L'ingiusta fine delle Mezze Stagioni 70
  8. La Fiaba Dulcmara 65
  9. Migras 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 10.03.2017. Articolo letto 739 volte.

 

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