Tethra «Like Crows For The Earth» (2017)

Tethra «Like Crows For The Earth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.03.2017

 

Visualizzazioni:
3119

 

Band:
Tethra
[MetalWave] Invia una email a Tethra [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Tethra [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Tethra [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Tethra

 

Titolo:
Like Crows For The Earth

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Clode Tethra :: Vocals;
- Luca Mellana :: Guitars;
- Gabriele Monti :: Guitars;
- Salvatore Duca :: Bass;
- Lorenzo Giudici :: Drums;

 

Genere:
Melancholic Doom Death

 

Durata:
50' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.02.2017

 

Etichetta:
Sliptrick Records
[MetalWave] Invia una email a Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Sliptrick Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
[MetalWave] Invia una email a Grand Sounds PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Grand Sounds PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Grand Sounds PR
The Origin Agency
[MetalWave] Invia una email a The Origin Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di The Origin Agency

 

Recensione

Li avevamo lasciati circa quattro anni fa con il loro “In The Sea of Life” per ritrovarli oggi con il nuovissimo “Like Crows For the Earth”; stiamo parlando dei Tethra band oramai divenuta famosa nel panorama underground per la particolare dedizione su cui incentrata le proprie sonorità doom gothic, non scevre da impulsi death metal particolarmente melodici. Ancora una volta la band dimostra al meglio in queste undici tracce questa sua dedizione. Nel corso dell’ ascolto il coinvolgimento all’interno delle sonorità moderne è praticamente assicurato: riff ponderati e andature grintose, armonizzano al meglio le undici tracks dando non poca importanza allo splendido effetto del cantato clean. I brani, ad avviso di chi scrive, incentrati prevalentemente su un contesto strutturale più di matrice gotica, si alternano tra maturità ed identità compositiva offrendo alternanze strumentali dai tratti oscuri e malinconici capaci di proporre numerosi passaggi di matrice acustica dall’effetto particolarissimo. Ad aprire il platter, dopo l’ intro acustico di “Resilience”, è “Trascending Thanatos”, un brano sincronizzato al meglio sia per le sue andature miste tra gothic e doom ma soprattutto per il piacevolissimo ritornello cantato; il brano apre con una ritmica acustica in crescendo che di seguito esplode al meglio per i suoi riff e le sue annesse melodie; seguono poi “Prelude to Sadness”, uno strumentale e il successivo, “Springtime Melanchony” altra buona track caratterizzata dal caratteristico sound della band miscelato tra doom e gothic all’interno del quale non mancano melodici acustici accompagnati da un caldo quanto corposo clean; la band ci trasporta in un clima decisamente orientaleggiante con “Deserted”, all’interno del quale, ad ottimizzare il tutto sin dall’inizio, ci pensa l’ottimo quanto intenso riff d’apertura che va poi a generare una ritmica moderata ma questa volta più tendente al death metal dove il clean, questa volta, si propende in alcuni passaggi sul growl; è poi la volta di un interludio, “Subterranean”, significativo per l’ottimo cantato in clean; “Groundfeeder” ci ricorda un po’ lontanamente gli Amorphis all’epoca di Thousand Lakes ma complessivamente ancora una volta il brano si rivela moderato e allo stesso tempo corposo sotto il profilo dell’incredibile quanto personalissimo sound della band; segue un altro breve strumentale acustico “Entropy” per spianare la strada al successivo “Synchronicity of Life and Decay”, dall’incredibile ritmica e con annesso lead solo dai tratti decisamente ottimali; splendida melodia per “Earthless”, attraente sia per le performance vocali clean del cantante Clode che per l’annesso, quanto generoso, gothic che lo caratterizza; si conclude con la malinconica quanto splendida “Like Crows from the Earth”, un brano doom dove si ravvisa, in maniera forse più toccante, l’incredibile capacità e sensazione che questa band, decisamente perfetta anche nel bilanciamento della sua line up, riesce ad esprimere e riservare ai suoi più appassionati fans. Disco da avere e da gustare senza la minima interruzione.

Track by Track
  1. Resilience (Intro) S.V.
  2. Transcending Thanatos 85
  3. Prelude to Sadness (Instrumental) S.V.
  4. Springtime Melancholy 80
  5. Deserted 80
  6. Subterranean (Interlude) S.V.
  7. The Groundfeeder 80
  8. Entropy (Instrumental) S.V.
  9. Synchronicity of Life and Decay 80
  10. Earthless 85
  11. Like Crows for the Earth 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 11.03.2017. Articolo letto 3119 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.