Infected «Judgment Day» (2017)

Infected «Judgment Day» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
17.05.2017

Band:
Infected

Titolo:
Judgment Day

Nazione:
Italia

Formazione:
- Gianmarco Morabito :: Vocals & Guitars;
- Michele Castelnuovo :: Drums;
- Marco F. Li Vigni :: Guitars;
- Samuele Cattadori :: Bass & Backing vocals;

Genere:
Thrash / Death / Groove Metal

Durata:
31' 4"

Formato:
CD

Data di Uscita:
26.05.2017

Etichetta:
Eartquake Terror Noise

Distribuzione:
Punishment 18 Records

Andromeda Distribuzioni Discografiche

Code7 Distribution

Agenzia di Promozione:
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Recensione

I giovanissimi Infected propongono in questo “Judgment Day” quelli che sono i sincronici connotati di un potente thrash death metal; il lavoro sin da subito offre una serie di spunti dai quali emerge pacificamente un modo di suonare che non è affatto scontato e non risponde al generico thrash che tutte le band amano suonare ma al contrario, offre la risposta ad un qualcosa di diverso che pur non privandosi mai di una certa aggressività sonora genera ritmiche ed annesse andature moderne ben concepite e ricche allo stesso tempo di alcuni passaggi mid tempo più rallentati in grado di staccare al momento giusto facendosi apprezzare al meglio. Inutile commentare le buone performance delle chitarre in grado di forgiare degli intensi quanto granitici riff abbelliti nel complesso dalle ritmiche dei brani. Un intro “Intro” apre i giochi e la battaglia ha inizio con “Judgment Day” la cui andatura non si fossilizza su forsennate cavalcate in classico thrash ma offrono anche dei buoni spunti più tendenti al melodico quasi a ricordarci in parte i Viciuos Rumors; anche la successiva “Dead Inside” si caratterizza per i suoi passaggi in mid tempo non scevri da piccoli frammenti melodici in alternanza al classico thrash; si prosegue poi anche con “Fight” dove risulta del tutto compiacente il lavoro in simbiosi delle due chitarre e successiva dinamica strutturale che ci riporta un po’ alla mente i Megadeth di Rust in Peace. Non male neanche “Infected” e “W.W.S.” due classici brani il cui sviluppo garantisce un divertimento assicurato all’ascolto; si prosegue poi con “The End is Just The Beginning” in apparenza moderato ma che ovviamente non delude le aspettative per i suoi grintosi riff e annessa ritmica; a chiudere lo strumentale “Dawn of a new Day”. Un disco divertente ma anche razionale nei contenuti proprio per le sue particolari e varie andature.