Inarmonics «A Thing Of Beauty» (2017)

Inarmonics ŤA Thing Of Beautyť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.06.2017

 

Visualizzazioni:
985

 

Band:
Inarmonics
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Titolo:
A Thing Of Beauty

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gianluca Gabrielli :: Vox
Massimiliano Manocchia :: Guitars
Giampaolo Simonini :: Bass
Manuel Prota :: Drums

 

Genere:
Progressive / Black / New Wave

 

Durata:
42' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.05.2017

 

Etichetta:
New Model Label
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

È un disco complesso ed estraneo al metal questo degli Inarmonics, una band che a grandi linee potremmo chiamare Progressive, ma che in realtà ama uscire molto spesso da questo genere musicale, per rifugiarsi tra evidenti parti funky o tra le atmosfere tanto amate da questa band, meglio ancora se accompagnati da una voce che mi ricorda Phil Collins e da una umoralità che fa brillare la luminosa title track o la tersa opener. È proprio l’intensità dei mood ad enfatizzare la proposta musicale degli Inarmonics, che disdegna allegramente la forma canzone per impegnarsi nel dare un mood profondo ai propri brani, e ci riesce sia nell’apertura dell’album più sperimentale e contorta che nella seconda parte, dove la ancora maggiore distinzione delle canzoni e dei propri umori mi fa apprezzare ancora di più la variazione dei brani; non a caso qui trovano posto una più lineare e tipicamente alternative rock “History”, o la molto soffusa e melodica “Gone too fast”, ma anche una strumentale funky stravagante come “Farabutto” o la scomposta e astratta “More wine”, il tutto con delle parti dove la band sembra divertirsi ad improvvisare e a dare quel tocco di euforia che proprio non guasta mai.
Insomma: non sarà metal (e quindi un po’ borderline rispetto alla musica in cui siamo più competenti), ma finché dobbiamo recensire dischi di questo calibro, va benissimo così. “A thing of beauty” è un sapiente esempio di come fare musica originale, puramente emotiva, divertita e magari anche un po’ beffarda, ma senza essere mai cerebrale o difficile da capire. “A thing of beauty” è un ottimo esempio di emotività messa in musica. E se questo è ciò che cercate dal prossimo disco che volete acquistare, look no further: questo secondo me è il cd che fa per voi.

Track by Track
  1. Disma 80
  2. A thing of beauty 85
  3. In the park 80
  4. Funkarabian Scat 75
  5. History 80
  6. Farabutto 80
  7. Gone too fast 85
  8. More wine 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 19.06.2017. Articolo letto 985 volte.

 

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