Apneica «Vulnerabile Risalita» (2017)
Recensione
I sardi Apneica rilasciano questo secondo lavoro “Pulsazioni .. Conversione” i cui contenuti soddisfano sino ad un certo punto; indubbiamente lo stile di questa band, un post doom metal, pur essendo suonato da una soggetti dotati di una certa professionalità si rileva particolarmente spento sotto un profilo propositivo. Al di là della tematica affrontata incentrata sul ruolo cardine dell’acqua elemento fondamentale per l’intera umanità, e che attira non poco l’ascoltatore, il clean vocale poco si addice ad un genere come questo avendo reso, ad avviso di chi scrive, una maggiore presa probabilmente un growl più frequente che meglio avrebbe distolto l’ascoltatore dalla pacatezza del sound sin troppo nitido all’ascolto. I melodici che caratterizzano buona parte dei brani risultano interessanti visto e considerato che si inseriscono in contesti di matrice psichedelica post doom in maniera pacata e moderata. Tutti i brani paiono sin troppo pacati concentrandosi maggiormente su apparati acustici piuttosto che su passaggi distorti dando a lungo andare una sensazione quasi di piattezza e monotonia. Diciamo in sostanza che il lavoro pecca di iniziativa e un po’ di mordente concentrandosi sin troppo sulla riflessione e sulla moderazione; questo ovviamente prescinde dalle capacità della band di saper suonare ed ovviamente sa farlo ma purtroppo in questo full lenght un po’ si ha sin troppa monotonia. Anche i brani, decisamente tutti di media lunghezza non offrono spunti più di tanto coinvolgenti a cominciare proprio dalla stessa opener “ Sul Fondo (angoli remoti)”, disposta con quel suo cantato clean che personalmente non pare molto coerente con il genere; seppur in qualche caso strumentalmente potrebbe funzionare come ad esempio in “Elemento” per la sua maggiore impulsività avvalorata anche dall’ottimo growl, nella sua seconda parte il brano incappa nuovamente in contesti sin troppo inappropriati; altro brano decisamente piacevole è “Sognando Nuove Colonie” dove si assiste forse al meglio al caratteristico post doom fatto questa volta con prevalenza di distorti piuttosto che di parti acustiche oltre che dall’ottimo growl; si giunge poi alla conclusiva “In risalita” che si mantiene parzialmente sul tenore della precedente offrendo un piacevole motivo ricco di melodici e di qualche alternata growl. Il disco indubbiamente, a dispetto del buon Ep rilasciato lo scorso 2014, risulta in parte sin troppo piatto a causa della mancanza di dinamiche e di intensità che fortunatamente tendono ad apparire in maniera coerente nella parte conclusiva del disco.
Track by Track
- Sul Fondo (angoli remoti) 55
- Acqua su acqua 55
- Inserimento dati vitali 60
- Programmazione sentimenti 55
- Elemento 65
- Modalità ricettiva 50
- Sognando nuove colonie 70
- In Risalita 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
61Recensione di Wolverine » pubblicata il 08.07.2017. Articolo letto 1693 volte.
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