Buzzooko «Giza» (2017)

Buzzooko «Giza» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.08.2017

 

Visualizzazioni:
1901

 

Band:
Buzzooko
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Titolo:
Giza

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Simon :: Guitars, Voice;
- Marco :: Bass;
- Lorenzo :: Drums;

 

Genere:
Noise / Posh Rock

 

Durata:
36' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.04.2017

 

Etichetta:
Retro Vox Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Dischi Bervisti
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Recensione

Ispirati da una moltitudine di band noise grunge e quanto di meglio si possa desiderate, i mantovani Bazzooko esordiscono nella scena underground nazionale con questo “Giza”, un sette tracce all’interno delle quali la forte influenza condizionante la band, ha fatto si che la stessa realizzasse un sound particolarmente propenso e misto tra un post rock ed un noise rock. Potenza assolutamente non confusionaria ma bensì riflessiva e meditatrice, rappresentano il pilastro del lavoro, un pilastro significativamente massiccio e ipnotico al pari dell’incredibile bellezza delle piramidi che regnano sulla storica città egizia che porge il suo rispettabilissimo nome al titolo di questo disco. Nel corso dell’ascolto, tra le ruvide percussioni forgiate dal trio, emergono anche contesti sonori realizzati con trombone e tromba ad opera di alcuni collaboratori strumentisti che hanno dato il loro apportato al lavoro al punto da fargli raggiunge un ulteriore e singolare apporto strumentale rispetto alle già moderate e spesso riflessive e lente andature. Anche il clen vocale non si sbilancia o scompone mai più di tanto; forse l’ indole impulsiva e più nascosta emerge nel brano d’apertura “Jerry the Joker” contestualizzato tra grunge e post rock dal tenore più impulsivo. Particolari le andature di tutti i brani che si raffinano con la loro moderazione, quasi a volerci catapultare nel passato facendoci rivivere le atmosfere egizie rivisitate ai nostri giorni ed influenzate dall’immancabile dose di post rock noise caratterizzante lo stile di questa band. Un disco particolarmente riflessivo che lascia diversi spunti dai quali emerge la propria impulsività al punto da conquistarsi una buona dose di apprezzamenti sia sotto il profilo compositivo che in quello creativo.

Track by Track
  1. Jerry the Joker 75
  2. Love is Indie Hair 70
  3. Gettin' Sick 75
  4. Lady Red 75
  5. Hollow Man 70
  6. P.S.H. 75
  7. The Riot 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 22.08.2017. Articolo letto 1901 volte.

 

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