Deathcrush «Hell» (2017)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
15.12.2017

 

Visualizzazioni:
2465

 

Band:
Deathcrush
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Titolo:
Hell

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Luigi Cara :: vocals, bass;
- Andrea Sechi :: guitar;
- Giampiero Serra :: drums;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
47' 55"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.11.2017

 

Etichetta:
The Spew Records
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Distribuzione:
Punishment 18 Records
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Code7 Distribution
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Plastic Head
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questo secondo full lenght dei sassaresi Deathcrush intitolato “Hell”, pressato a distanza di quattro anni dall’album di debutto “Collective Brain Infektion” , si rileva ancora una volta decisamente massiccio nei contenuti a cominciare dalle granitiche quanto potenti andature strutturate su riff diabolici e relative ritmiche, non troppo tecniche, ma dalla resa assolutamente efficace. Punto forza del combo è indubbiamente anche la presenza di passaggi melodici più propensi a rendere maggiormente apprezzabile quella che in sostanza è la genetica compositiva della band. In fatto di cura e attenzione nell’elaborazione del disco, il trio non fa certo rimpiangere il quarto elemento, risultando il tutto talmente compatto da non rendersene neanche conto; non che debba gridarsi al miracolo, ma indubbiamente il punto forza dell’intero disco è, al di là della buona preparazione della band, anche la modalità creativa e la convinzione che va a caratterizzare l’intera operatività. I brani scorrono complessivamente bene e tra le innumerevoli variazioni ritmiche, tutt’altro che solamente martellanti, si assiste ad una valida quanto apprezzabile indole all’adozione delle più particolari andature sia della batteria che ovviamente della chitarra. Tra i brani, dopo la massiccia opener “ Incest Of The Wretched”, parte come un missile per poi rilevarsi ricca di melodie la successiva “Eucharisty Of Worms”, ammirevole per le impronte ritmiche adottate; ancora da segnalare, “Dethroned Arcangels”, un brano dalle sembianze quasi miste ad un black metal oscuro ma che non perde mai di fatto la propria indole Death Metal; “Spreading The Chaos” va segnalata per l’indiscussa cattiveria e brutalità che la contraddistingue ricordandoci in alcuni passaggi i migliori Morbid Angel di un tempo; anche la conclusiva “Deny The Crucifix” risulta di notevole spessore non tanto per la cattiveria che rappresenta in sostanza il marchio di fabbrica di questa band, ma per l’indole oscura che va nuovamente a caratterizzare le andature nel momento in cui tendono a mutare per dirigersi in orizzonti appena più pacati. Un disco che conferma la già più che discreta resa del debut album, questa volta maggiormente orientata sulla cura dei dettagli.

Track by Track
  1. Incest Of The Wretched 70
  2. Eucharisty Of Worms 80
  3. Lost In The Vortex Of Heretics 75
  4. Blasphemik Souls 75
  5. Dethroned Arcangels 75
  6. Mors Mori 3002 S.V.
  7. Crowning The Beast 75
  8. Spreading The Chaos 75
  9. King Of Rats 75
  10. Deny The Crucifix 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 15.12.2017. Articolo letto 2465 volte.

 

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