Headcrasher «Nothing Will Remain» (2017)

Headcrasher «Nothing Will Remain» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
19.01.2018

Band:
Headcrasher

Titolo:
Nothing Will Remain

Nazione:
Italia

Formazione:
- Claudio Gentile :: Vox;
- JB “Blade” Brunetti :: Guitars;
- Italo “Flebo” Le Fosse :: Bass;
- Roby Vitari :: Drums;

Genere:
Thrash Metal

Durata:
1h 19' 38"

Formato:
CD

Data di Uscita:
24.11.2017

Etichetta:
Punishment 18 Records

Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche

Code7 Distribution

Plastic Head

Agenzia di Promozione:
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Recensione

La Punishment 18 rievoca le gesta della gloriosa band nazionale degli Headcrasher dedita negli anni ’80 ad un imponente speed thrash di ispirazione americana e per l’epoca assolutamente sulla cresta dell’onda. L’etichetta omaggia la band con un doppio cd che racchiude sia l’album “Nothing Will Remain” al tempo disponibile solo in vinile e un promo del 1991 poi sfociato nel successivo disco Introspection. In ogni caso ciò che rende particolarmente accattivante la riproposta, al di là di una qualità audio maggiormente nitida data dall’impiego delle più moderne tecnologie, mette in ottima evidenza il buon thrash che la band all’epoca realizzata spinta, come già sopra accennato dalle correnti oltreoceano. I riff dei brani risultano secchi e d’impatto e ben ci ricordano come si realizzavano all’epoca innesti ritmici di comprovante bellezza e sempre pronti a lasciare quell’indiscusso effetto di ribellione di fronte ad ogni forma di schema sia musicale che di fronte ai caratteristici usi e costumi dell’epoca. Il clean lascia trasudare tutta la sua cattiveria ed irruenza miscelandosi al meglio con le vorticose ritmiche sia heavy Metal che Thrash all’interno delle quali non è difficile carpire le più diverse influenze che la band ha sfruttato per la realizzazione di questo album e dei brani in promo edition. Il secondo cd apre con un brano inedito “In Our Times”, brano nuovo, tirato e schietto come una fucilata e allo stesso tempo ricco di melodie e assetti acustici capaci di diversificarne i contenuti; dall’ascolto del brano, non è difficile ammirare come a distanza di tantissimo tempo la band ben potrebbe ancora rendere giustizia all’interno di un contesto gettonatissimo come quello dell’attuale panorama Tharsh, riuscendo a mettersi al meglio in evidenza garantendosi comunque una certa ammirazione.