Havenlost «The Passage» (2017)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
01.02.2018

 

Visualizzazioni:
1430

 

Band:
Havenlost
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Titolo:
The Passage

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Michele Montini :: Lead Guitar/Vocals;
- Andrea Zacchia :: Lead Guitar,
- Bernardo Bruno :: Piano, Keyboard;
- Fabrizio Camassa :: Drums;
- Lorenzo Sirani Fornasini :: Bass guitar;

 

Genere:
Melodic Death Metal / Progressive

 

Durata:
40' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
18.11.2017

 

Etichetta:
Hidden Stone

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Devoured Agency
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Recensione

Un lavoro particolare e misto di contesti prettamente moderni risulta questo primo full length dei melodic death metallers bolognesi Heavelost intitolato “The Passage”, lavoro preceduto da un solo Ep nel 2013 ed oggi formalmente al debutto sulle scena dell’underground nazionale. Ciò che sin da subito personalizza il lavoro, un po’ contro corrente rispetto al normale, è il cantato prevalentemente clean che, in alternanza all’immancabile growl, un po’ troppo impostato oltre a rari assetti quasi lirici, si propaga tra ritmiche mai troppo complicate e straricche di assetti melodici generate tra synth, piano e immancabilmente dalle chitarre. Sul piano compositivo, la band dimostra una certa creatività pur apparendo in diversi passaggi più duri e meno melodici, abbastanza scontata nei contenuti. Il sound in definitiva, risulta complessivamente compatto e d’effetto rendendo al massimo, come sopra già detto nelle parti più melodiche. I brani, risultano indicativamente tutti sullo stesso piano, molto ricchi anche di elettronica, ma non eccellono in creatività al punto da far gridare al miracolo; nel complesso il disco tutto sommato appare apprezzabile nei contenuti. Tra i brani, forse i migliori, risultano “Let The River Flow” dove appare quella compattezza sonora di cui si faceva sopra riferimento; anche “ Nightfall”, nelle sue avvolgenti melodie, appare forse come uno tra i brani più cupi del platter; “The Seed Machine” è convincente nella andature ma un po’ meno nella proposta delle parti cantate clean che tolgono il mordente di cui risulta la struttura del brano; strutturalmente vincente è “Closer to Myself” dove però la proposta del cantato clean presenta nuovamente il problema riscontrato nel precedente menzionato. “The Passage” risulta un lavoro ben fatto ma poco condivisibile in alcune scelte.

Track by Track
  1. And Thus the Path Began S.V.
  2. Fields of Pain 65
  3. Let the River Flow 75
  4. Moonlight Dreamscape 65
  5. Nightfall 75
  6. The Seed Machine 65
  7. The Passage 70
  8. Closer to Myself 70
  9. As He Rises 65
  10. My Casting Shadow 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 01.02.2018. Articolo letto 1430 volte.

 

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