WildeStarr «Beyond The Rain» (2017)

Wildestarr «Beyond The Rain» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.04.2018

 

Visualizzazioni:
919

 

Band:
WildeStarr
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Titolo:
Beyond The Rain

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Dave Starr :: guitar, bass
London Wilde :: vox, keyboards
Josh Foster :: drums

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
38' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.12.2017

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il terzo album degli Americani dal Texas WildeStarr, band di un certo peso con Dave Starr (Ex Vicious Rumours e Laaz Rockit) alla chitarra e al basso, è purtroppo il classico caso di una band che ha fatto un buon terzo album ma penalizzato malamente dal fatto di avere dei volumi sballati che mortificano ne parecchio la riuscita. Una situazione davvero strana per una band capitanata da una persona con esperienza e rilevanza.
“Beyond the rain” infatti è un album che fa il grosso errore di sbattere la batteria in primo piano insieme a una voce molto buona ma che sembra registrata da un altro e attaccata con la colla sulle canzoni, mentre le chitarre ritmiche e il basso stanno nello sfondo emergendo solo quando escono fuori guizzi solisti peraltro pregevoli. Forse anche per questo, il lato atmosferico e sognante del rock/heavy metal di questi ragazzi viene praticamente distrutto, con brani pregevoli come “Down cold” che potevano dare molto di più con dei suoni più adatti, e anche la parte più varia di “When the night falls” scorre via un po’ danneggiata; in pratica, si saltano solo i momenti più aggressivi o veloci, come la bella accoppiata “Pressing the wires” e “Double red” o la stessa “When the night falls”. E tutto questo contando le ottime capacità tecniche mostrate e le buone capacità compositive. Per la verità anche qui non tutto è proprio perfetto, visto che ci sono un po’ di brani insipidi come “Rage and Water”, a volte un po’ più di dinamicità sarebbe gradita, e una maggiore precisione in certi dettagli di arrangiamento dovrebbero essere imperativi.
Insomma: un disastro? No, ma un disco un po’ sprecato sì. Sono convinto che sentire queste canzoni da live sia davvero una buona esperienza e che con dei suoni giusti questi disco avrebbe spaccato il doppio, ma così com’è è un disco appena ok, che per colpa di come suona non ha la forza per uscire più di tanto da una certa cerchia di appassionati e/o del proprio ambiente circostante.

Track by Track
  1. Metamorphose - Intro S.V.
  2. Beyond the rain 65
  3. Pressing the wires 75
  4. Double red 75
  5. Down cold 70
  6. Rage and water 60
  7. Crimson fifths 65
  8. Undersold 65
  9. From shadow 70
  10. When the night falls 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 02.04.2018. Articolo letto 919 volte.

 

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