Haunted «Dayburner» (2018)

Haunted «Dayburner» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
16.05.2018

 

Visualizzazioni:
3520

 

Band:
Haunted
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Titolo:
Dayburner

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Francesco Bauso :: Guitar;
- Dario Casabona :: Battery;
- Cristina Chimirri :: Voice;
- Francesco Orlando :: Guitar;
- Frank Tudisco :: Low;

 

Genere:
Occult Doom / Stoner Doom / Funeral Blues

 

Durata:
1h 6' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.06.2018

 

Etichetta:
Twin Earth Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
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Recensione

Profondo, oscuro e assolutamente letale è questo nuovo disco dei siciliani Haunted, “Dayburner”, un lavoro strutturato su un occult, funeral, stoner doom che ti entra dentro come una lenta pugnalata che, centimetro dopo centimetro, divelta la mente dell’ascoltare tra le fangose, mistiche ed oscure melodie. L’ottimo connubio con il clean femminile rende e condiziona al meglio l’atmosfera che si assapora nel corso dell’ascolto immaginando il passaggio dal regno dei vivi a quello dei morti al pari di un inevitabile cerchio che racchiude a sé i passaggi cruciali tra l’inizio di un qualcosa sino alla sua inevitabile fine. Ed è proprio, tra un’andatura e l’altra su questi otto brani proposti che la band offre un fattore particolarmente importante dato dal proprio personale e particolare sound che non tarda mai a mettersi in evidenza tra passaggi più caratteristici del doom miscelati allo stoner e all’incredibile effetto occult che viene inevitabilmente realizzato; i riff di partenza, lenti, sprigionano l’alchimia resa dal potenziale sonoro, fatto di effetti che richiamano i generi sopra enunciati alla maniera migliore. L’opener, “Mourning Sun” è similare con il suo intro occulto ad una vera e propria marcia funebre dove il doom e l’incredibile effetto del clean femminile rendono un quadro strutturale brillante; le andature lente in puro doom funeral, oscuro quanto basta, offrono un altro punto forte dell’album con “Waterdawn” i cui oltre nove minuti di ascolto condizionano ed ipnotizzano non poco l’ascoltatore; un canto molto soft, quasi a trascinarsi, apre l’andatura di “Dayburner”, condizionato questa volta da un’andatura più fangosa delle precedenti forte del buon connubio della miscela data degli effetti; seguono “Orphic” e “Vespertine”, precedute dal breve intervallo di “Communion”, due brani che sfiorano ciascuno il quarto d’ora d’ascolto in cui la band dà nuovamente un quadro compositivo molto riflessivo soprattutto grazie alla splendida resa del clean, sempre in assetto quasi triste, ma determinato dal condizionamento della propria realtà esistenziale; seguono poi lo strumentale di chitarra dai toni molto bassi in accordatura di “No Connection With Us” e il conclusivo “Lunar Grave” dove un nuovo ed incredibile inizio di chitarra tra note lentissime genera una nuova composizione strumentale che metaforicamente tende a segnare la linea di confine tra la realtà e l’irreale. Un disco di spessore oltre che di ottimo livello compositivo.

Track by Track
  1. Mourning Sun 80
  2. Waterdawn 80
  3. Dayburner 80
  4. Communion S.V.
  5. Orphic 80
  6. Vespertine 80
  7. No Connection With Dust S.V.
  8. Lunar Grave 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 16.05.2018. Articolo letto 3520 volte.

 

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