AA.VV. «Noise in Stereo vol.1 Chaos in Musicae» (2003)

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Alcio »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
3073

 

Band:
AA.VV.
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Titolo:
Noise in Stereo vol.1 Chaos in Musicae

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- UNDERTAKERS: Enrico [Vox], Stefano & Marco [Guitars], Manlio [Bass], Antonio [Drums]
- FIVE STAR LUXURY: Andrea [Vox], Estegado [Guitars], Fulvio [Bass], Dev [Drums]
- BERLUSCONI SS: -
- ZE MONSTA:Dario [Vox], Guido [Guitars/Vox], Alessio [Bass], Matteo [Drums]

 

Genere:

 

Durata:
38' 7"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2003

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Compilation molto interessante questa proposta dalla Massacro Records di Milano, che presenta 4 delle migliori realtà estreme del metal/grind-core italiano.
Copertina scarna ed in stile chirurgico/patologico come i Carcass ci avevano insegnato ad amare e spazio all'estremismo sonoro di qualità medio alta, anche se proposta da 4 gruppi che presentano ognuno il proprio modo di essere estremi.
Compilation strettamente consigliata a chi ha sempre masticato metal estremo (mooolto estremo), per cui avviso gli amanti del genere draghi, elfi e molodie sanremiane con chitarrina distorta di cercare da subito un'altra recensione, perché il titolo del dischetto, "NOISE IN STEREO vol. 1 - Chaos in Musicae", non poteva essere più azzeccato!


.::. UNDERTAKERS .::.

Attivi da tempo immemore, 3 CD ufficiali, demo, split, spalla dei Cannibal Corpse, tour europei e tanta attività nell'underground italiano...... basterebbe questo per presentare la carriera di uno dei gruppi più validi della scena estrema italiana!
Oggi si ripresentano al pubblico, dopo il CD "Vision Distortion Perversion" del 2002, aprendo questo dischetto a metà fra lo split e la compilation con quattro bordate di indubbia qualità.

01. It's Time to Die - La dichiarazione d'intenti del gruppo capitanato dall'instancabile Enrico Giannone è subito fatta: brutal core sparato a mille. Testi violenti ed in linea con la proposta musicale del quintetto, che ricorda gli ispirati Napalm Death del periodo "Harmony Corruption/Utopia Banished", con la differenza (rispetto allo storico combo di Birmingham) che le inflessioni sludge-death sono risicate all'osso in favore di un costante attacco frontale. Grandioso. 85/100
02. Bodies Supermarket - Up tempo con sfuriate grind sin dal primo riff per questo nuovo assalto al calor bianco! Blast beats con slow tempo centrale su cui si staglia la voce di Enrico, gutturale ed al vetriolo, come non si sentiva dai tempi di "Extreme Condition" dei mai troppo compianti Brutal Truth. Tempi intricatissimi e tiratissimi. Altra bordata degna dei migliori acts del genere. 80/100
03. The Riot Maker - Questo pezzo ha una impostazione più anarco-punk, in linea con la produzione dei primissimi Napalm, interrotta da uno stacco centrale dai rimandi al gusto death metal sparato dei tempi che furono! 75/100
04. Society vs. Society - Ulteriore pezzo spaccacranio. Grind-core brutalissimo intramezzato da "rallentamenti" da massacro nel mosh-pit! E' inutile aggiungere altre parole: gli Undertakers valgono da soli l'acquisto di questo CD. 80/100.


.::. FIVE STAR LUXURY .::.

La band nasce nel 2001 dall'incontro di cinque musicisti provenienti da differenti realtà musicali.
Dopo alcuni concerti in Emilia Romagna e Lombardia, hanno inciso (a tutt’oggi) solamente il singolo "Your Favorite Partner" datato Aprile 2002, partecipando poi alla compilation in esame
I due pezzi presenti sono davvero pochini per potere giudicare una band, ma questi FSL meritano un plauso per avere sapientemente proposto una musica brutale sia dal mero punto di vista della violenza sonora, sia da quello della non conformità agli standard del genere che mescola metal, punk, death, hardcore e post-rock.

01. Words of ..... - Un'intro industrial/elettronica precede un mezzo tempo roccioso poi inframezzato da blast-beats che sorreggono riff di chiara matrice metal, aprono un pezzo sospeso tra il brutal core e il groove di certo death/thrash moderno, su cui si staglia che può ricordare quella del cantante dei vetusti Sadus di "Swallowed in Black"! Davvero particolare l'uso del riffing di chitarra, intricato e continuo. Negli episodi più brutali, i FSL mi hanno ricordato i misconosciuti Nokturnel (band sparita dalla circolazione molto tempo fa) ed i già citati Sadus! 70/100.
02. Sacrifice! - Un intro di batteria a-la Ramones seguito da un riff punkettone (ma dai suoni death/brutal) su cui si sente un coretto urlato nello stile della band di Joey Ramone (R.I.P.) possono fuorviare l'ascoltatore il cui orecchio è stato devastato dai precedenti ascolti. Ma niente paura: uno stop and go ci fa tornare a sbattere la testa contro un muro sonoro devastante, poi intramezzato da un malefico riff sostenuto da un mosh grandioso che introduce ad un rallentamento in cui si la voce urlata si alterna da un coro direi quasi onirico, poi ancora via verso una impennata metal. Un pezzo dalle topografia delle montagne russe: di difficile ascolto, non certo diretto e di difficile memorizzazione, ma non per questo poco valido........ anzi! Un plauso all'originalità di questa band! 75/100.


.::. BERLUSCONI SS .::.

Di questa band italiana so pochissimo, se non che faccia parte del rooster della Massacro Records.
Forse la band più in linea (di quelle presenti in questo CD) con quelli che sono gli stilemi del grind-core, anche se suonato con una drum-machine inkazzatissima ed al limite dela relativa velocità massima.
Una valida band che reputo giusto consigliare solo a chi effettivamente macina il proprio stereo con proposte simili. Non cercate originalità nei B-SS, cercate solo di assorbire la rabbia che trasuda ogni singolo secondo della loro musica, giusta colonna sonora ai loro testi.

01. American Dream/Nightmare of the World - Semmai ce ne fosse bisogno, il sottotitolo di questa song ci ricorda che non stiamo per ascoltare uno degli hit-single di Madonna, ed infatti dopo un'intro noise siamo subito sopraffatti da una bordata di grind-core vecchio stampo. Pezzo cortissimo, batteria sparata a velocità parossistiche e cantato incomprensibile. secondo me un discreto pezzo che ricorda i primi Napalm death e gli Extreme Noise Terror. 60/100.
02. Mess Media - Nessuno spazio a compromessi sonori anche in questa seconda song. C'è davvero poco altro da aggiungere. 60/100
03. Fuck Politricks - Altra esplosione di note impazzite come schegge. 1 minuto di pura follia. 60/100
04. Servant of the Leadershit - Nulla da aggiungere a quanto scritto in precedenza, se non che sarebbe stato interessante potere leggere i testi di questa song, il cui titolo (che si basa su di un sagace gioco di parole) da' l'impressione di celare un testo abrasivo quanto la musica che lo sorregge. 60/100
05. Lies Boogie - Intro dalle stranissime sonorità (quasi low-fi), che si apre in altri 30/40 secondi di follia omicida ed attacco alla sanità mentale. 60/100
06. Everything comes to an End - Bel riff iniziale che introduce il consueto massacro sonoro, che stavolta si conclude in un doppio coro urlato, dove si rincorrono la voce gutturale a quella gracchiante. 60/100


.::. ZE MONSTA .::.

(line-up::::: Dario [Vox] - Guido [Guitars/Vox] - Alessio [Bass] - Matteo [Drums])
Anche di questa band toscana (di Cecina, Livorno, per la precisione) so davvero poco.
Presumo siano attivi dal 2000, in quanto in quella data hanno rilasciato “Promo 2000”, unica esperienza in studio, se si eccettuano i pezzi compresi in questa compilation.
Anche in questo caso, due pezzi sono davvero pochi per esprimere un giudizio su di una band. Spero di potere sentire più avanti un CD tutto loro, in modo da potere testare se la buona impressione suscitatami dai due pezzi presenti in questo split, risulti valida per tutto il loro repertorio. Una band da tenere di sott'occhio soprattutto per gli affezionatissimi del suond di Neurosis e EyeHateGod, anche se qualche spigolosità (soprattutto nell'arrangiare i vari cambi di velocità) andrebbe limata.

01. Fire Generation - Il vocalist della band (sopra alcuni rumori tra il noise e l'industrial) dice "Go" ed il pezzo parte con un mezzo tempo sincopato dal sapore groovy e dalle sonorità brutal! La voce del singer in questione ha delle aperture a-la Coroner, che intramezzano la sua tonalità standard che si attesta sulla scia di un urlato/ragionato (perdonate il gioco di parole) di stampo hard-core che può far venire alla mente un certo Max Cavalera! Il pezzo in questione presenta un lungo inserto centrale molto rallentato, ai limiti del doom ci conduce verso un finale composto da un riff molto scarno, che può ricordare certi riff lenti dei primi Dark Throne, ma con sonorità decisamente più death! Un pezzo di non facile ascolto, ma decisamente originale e che vale la pena ascoltare. 65/100.
02. Formaldeide - I Ze Monsta hanno deciso (più o meno volontariamente) di stupire i propri ascoltatori, ed infatti anche in questa traccia presentano il loro particolarissimo mix di groove-death, hardcore, doom e riff dissonanti con arrangiamenti non convenzionali in una songs di discreta durata. 65/100

Track by Track
  1. UNDERTAKERS 80
  2. FIVE STAR LUXURY 70
  3. BERLUSCONI SS 60
  4. ZE MONSTA 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

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