Vetrarnott «Scion» (2018)

Vetrarnott «Scion» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.09.2018

 

Visualizzazioni:
1439

 

Band:
Vetrarnott
[MetalWave] Invia una email a Vetrarnott [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Vetrarnott [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Vetrarnott [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Vetrarnott

 

Titolo:
Scion

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Gar Ulfr :: Vocals, Bass, Keys, Programming
- Valar :: Lead & Solo Guitars
- Osculum :: Rhythm & Acoustic Guitars;
- Ambrogio L :: Live Drums;

 

Genere:
Progressive Black Metal

 

Durata:
19' 13"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
02.09.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
[MetalWave] Invia una email a Against PR

 

Recensione

Proveniente dalla provincia di Bari, la Prog Black Metal band dei Vetrarnott esordisce con queste quattro tracce di venti minuti scarsi di ascolto per dare impulso a questo “Scion”, un Ep che ha l’obiettivo di glorificare gli antichi costumi, culture, riti offrendo allo stesso tempo un quadro compositivo di tutto rispetto se si tiene conto del livello raggiunto dalla band. In effetti l’Ep, pur offrendo collegamenti e fonti di ispirazione notevoli con band del calibro di Enslaved, Draugr, Bathory, Darkthrone, Atavicus, Taake, Mithotyn ed altre, propone delle andature caratteristiche del genere rese ulteriormente particolari da passaggi oscuri di matrice appena prog che fanno indubbiamente la differenza senza intaccare troppo la natura insita del black metal; tra un brano e l’altro si assiste anche a passaggi acustici lineari e malinconici che prendono corpo sin dal primissimo “The Tide” che nella sua schiettezza, delinea un quadro compositivo capace di sprigionare andature glaciali associate ad uno scream intenso e brutale; la successiva “Unbound” pur realizzata in una chiave compositiva quasi diversa dalla precedente tutto sommato tende a eguagliarsi in parte al primo brano senza che ciò ne comprometta la resa sui quei passaggi appena più particolareggiati; è poi la volta dell’intermezzo “Helvegr”, tipicamente un po’ in modalità Enslaved, pronto ad anticipare la conclusiva “La Voce Degli Dei” questa volta cantata in lingua madre con varie sfaccettature ritmiche che lasciano tutt’altro che indifferenti. Un esordio che, nonostante qualche cosa ancora da mettere a punto, lascia ben trapelare la voglia di questa band di mettersi in evidenza con tutto il proprio potenziale al punto da rimanere tutt’altro che inosservata.

Track by Track
  1. The Tide 70
  2. Unbound 65
  3. Helvegr S.V.
  4. La Voce Degli Dei 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 11.09.2018. Articolo letto 1439 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.