GarageVentiNove «Il Male Banale» (2018)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
23.12.2018

 

Visualizzazioni:
1265

 

Band:
GarageVentiNove
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Titolo:
Il Male Banale

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Patty S. :: voce e tastiere;
- Brian K :: voce e tastiere;
- Ermanno Monterisi :: chitarra e programming;
- Claudio Fusato :: basso;
- Ciccio Nicolamaria :: batteria e tastiere;

 

Genere:
Alternative Rock / Post Punk

 

Durata:
44' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.07.2018

 

Etichetta:
Overdub Recordings
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Distribuzione:
Code7 Distribution
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Plastic Head
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un disco all’insegna di vera e propria musica d’autore è questo “Il Male Banale” per opera dei milanesi GarageVenti Nove, una band che vede in formazione una doppia voce in clean maschile e femminile, proprio per dare al lavoro quel tocco soave in alternanza all’inquietudine attraverso cui il contenuto del lavoro vuole esprimere anche sotto il profilo del songwriting delle tracce. La band, basando il tutto su un assetto musicale particolarmente moderato, quasi lento, forse anche troppo moderato per i gusti di chi scrive, alterna l’alternative rock a qualche passaggio appena più post punk i cui distorti vogliono in qualche modo descrivere la banalità quotidiana fatta di distrazioni, incurie e mediocrità al punto da concepirne in maniera assai mediocre una realtà che in definitiva resta incompresa. Musicalmente dunque, sonorità molto semplici nei contenuti, all’interno delle quali non mancano contesti appena più desolati o malinconici la cui particolarità si evidenzia nella capacità di creare contesti, talvolta oscuri e bui, per mettere in evidenza al meglio l’espressività d’autore per poter meglio estrapolare e far comprendere all’ascoltatore, brano dopo brano, tutta la banalità del mondo. I dieci brani proposti in sostanza vanno a ripercorrere, attraverso andature anche dai contenuti appena psichedelici, un quadro che vuole in sostanza mettere più in evidenza il fattore denuncia, degrado e malessere su una base musicale varia ma decisamente abbastanza statica nei contenuti che, in definitiva, seppur meritando i dovuti apprezzamenti, probabilmente avrebbe dato un’impronta assai più razionale e dinamica al contenuto del disco con un più di aggressività sonora nei contenuti.

Track by Track
  1. Hannah A. 60
  2. Labirinti Silenti 65
  3. Guarda Un Po Più in la 55
  4. Nervo Scoperto 60
  5. Down The Reader 65
  6. Ocean 60
  7. (Precipizio in) Clessidra 60
  8. Mari Gialli 60
  9. Unwise Gods 60
  10. Kali Yuga 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 23.12.2018. Articolo letto 1265 volte.

 

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