Karmic Link «Dark Metropolis» (2018)

Karmic Link «Dark Metropolis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.12.2018

 

Visualizzazioni:
862

 

Band:
Karmic Link
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Titolo:
Dark Metropolis

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Stathis Kassios :: Keys, Vocals
Evan Hensley :: Guitars, Bass
Kim Kimbo Gustavsson :: Drums, Guitars

 

Genere:
Experimental / Progressive / Metal

 

Durata:
31' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.10.2018

 

Etichetta:
Rockshots Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Asher Media Relations
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Recensione

Strana storia quella dei Karmic Link, una band greca che tra 2008 e 2010 produce 2 album, ma poi sparisce, per ritornare in quest’anno con una diversa formazione, di cui rimane solo il cantante e tastierista Stathis trasferitosi in Svezia, stavolta coadiuvato da un chitarrista del Tennessee che non si sa bene ora dove sia, e con un batterista svedese. Fatto sta che “Dark Metropolis” è il terzo album in discografia, ed è di fatto descrivibile come una specie di goth rock con influenze industrial e solo alcune punte di metal. Il tutto per un risultato appena sufficiente, a causa di una endemica mancanza di originalità e di rifinitura dei dettagli.
È abbastanza facile notare questo non appena parte il primo brano, “Random Phantom”: un brano il cui riff suona simile a quello di “A forest” dei The Cure. Certo, la batteria rende questo brano un po’ diversificato, ma non si scappa dal fatto che la somiglianza c’è, e il riff varia poco e niente in tutto il brano, e questa formula compositiva è ripetuta per tutti i brani. Certo, gli altri brani non vanno copiandone altri, ma si assestano su dei tempi medi molto debitori a act come Sisters of Mercy in certi casi, e Christian Death in altri, con un mood che è quello dall’inizio fino alla fine e poche variazioni. Ne risulta un album abbastanza monodirezionale, ripetitivo e fin troppo quadrato, nonché non molto rifinito a livello globale, i cui quasi 32 minuti scorrono via in maniera abbastanza incolore e senza infamia ma anche senza lode. È chiaro che “Dark metropolis” è il frutto di una band che ha subito un profondo cambiamento, e che ha dovuto cambiare un sacco di equilibri. Il che non è un male, ma lo diventa se riequilibrarsi è ancora qualcosa in divenire. Sarò generoso e per ora salverò questo cd da una bocciatura in quanto giustificabile come “passo falso” e “affrettato per forza di cose”, ma se anche il quarto album sarà così, non sarò così clemente.

Track by Track
  1. Random Phantom 60
  2. Dark metropolis 60
  3. The tone of C 65
  4. False spots on the highway 65
  5. Your fire will burn for centuries 60
  6. RiaMa - Intermezzo S.V.
  7. Endless 65
  8. Lost magic academy 55
  9. Nostalgia 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 28.12.2018. Articolo letto 862 volte.

 

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