Jack Brain «The Seeker» (2018)

Jack Brain «The Seeker» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.01.2019

 

Visualizzazioni:
1335

 

Band:
Jack Brain
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Titolo:
The Seeker

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Jack Brain :: All Instruments

 

Genere:
Alternative Rock / Grunge / Metal

 

Durata:
30' 41"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Discreto e nulla più il disco di debutto della one man band Calabrese capitanata da Jack Brain, che ci propone poco più di una mezz’oretta di una musica fondamentalmente grunge e ombrosa, con alcune influenze stoner e altre che vanno a finire sul punk e sulla new wave post punk in certi altri, più sporadici. Una ricetta dunque abbastanza semplice per questo “The Seeker”, il cui disco tuttavia scorre via senza intoppi, ma anche senza né infamia né lode.
Il fatto è che se le canzoni qui contenute propongono un proprio stile abbastanza consolidato e inquadrato, è la scolasticità delle composizioni a controbilanciarne la riuscita, smorzandola. Nella fattispecie, “The seeker” sulle prime affascina con una “Relive” ombrosa e arpeggiata nonché con un bel tocco post punk al basso, a cui si affiancano influenze stoner in “Roger Rabbit” e di “Out of the box”. Tutto va più o meno bene, ma sì ha l’impressione che i brani possano dare un po’ di più e che i ritornelli non escono come dovrebbero. Questo difetto si va sentendo sempre qua e là nell’album e specialmente in brani come “The frame”. Poi c’è una certa variazione con l’up tempo di “Higher” o il ritorno al sound iniziale di “Zen”, ma qui il disco finisce di fatto, e oltre a episodi sperimentali e brevi come “Dissolute guy” non rimane molto da ascoltare. Si aggiungano a tutto questo piccoli errori formali come una drum machine accettabile nei suoni ma non certo dinamica e certi piatti da suono brutto in “Higher”, e si capisce come “The Seeker” di Jack Brain di per sé non è male, ma è comunque embrionale, ed è il frutto di un progetto che necessita di sviluppi dei brani, dei riff e delle idee proposte, e dove in particolare serve più dinamicità, magari data da qualche cervello in più che venga coinvolto. Per ora “The Seeker” è un debutto accettabile se lo si considera come una specie di Ep lungo, ma per arrivare a livelli più elevati occorre lavorare un po’.

Track by Track
  1. The Seeker 65
  2. Relive 70
  3. Roger Rabbit 70
  4. Out of the box 65
  5. Higher 70
  6. The frame 55
  7. Dissolute guy 60
  8. Zen 65
  9. Oroboro 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 20.01.2019. Articolo letto 1335 volte.

 

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