Ars Onirica «I: Cold» (2019)
Recensione
Gli Ars Onirica sono un vecchio gruppo musicale attivo tra il 2003 e il 2004 e fautore solo di un demo, che viene riesumato dal 2018 e che arriva direttamente al primo full length, capitanato da Alex degli Invernoir e dei Lykaion, e che ci propone tre quarti d’ora di una musica definita Depressive Black sulla loro pagina FB, e che io invece definirei a grandi linee come un incrocio tra Doom e Death melodico con varie influenze nel mezzo.
Tuttavia, anche così l’ascolto di “I: Cold” si rivela un po’ strano, e non certo perché la musica non si attiene alla definizione musicale, ma perché Alex qui ci propone una musica che pesca varie influenze non molto coniugate tra loro, per un risultato non facile da inquadrare e un po’ troppo eterogeneo tra brano e brano. Lo si sente facilmente sin dalla lunga opener “In Between”, la cui personalità si smarrisce tra tentazioni Doom, grooves molto metal, parti tristi e parti che vanno a ricordarti qualcosa degli Shining, a cui si deve aggiungere una voce troppo alta e quasi più adatta a timbriche thrash o hardcore. Finora andrebbe anche bene, ma succede che da qui in poi le influenze si complicano, con “La nave” che usa linee vocali languida alla Crematory su riffs un po’ generici, per passare al metal non molto originale eppure ancora diverso di “Dust”, che usa anche parti più acustiche con voce pulita tipo Depeche Mode, finendo per la più canonicamente Doom/Death “The loss”, discreta ma non certo il massimo in questo genere, e dove per la prima volta si può sentire una voce consona a questo genere musicale.
Insomma: “I: Cold” non è male, ma usa influenze troppo diverse tra brano e brano senza davvero farne propria nessuna, e rimanendo di fatto su uno stile musicale discreto ma dalla personalità, come detto sopra, che va perdendosi nel tentativo di metterci ulteriori e svariate tentazioni musicali. Il tutto non rende il primo disco degli Ars Onirica qualcosa di brutto, ma questo difetto di cercare troppe influenze ne danneggia molto la riuscita. Per completisti.
Track by Track
- Intro S.V.
- In between 65
- La nave 65
- In gloom 60
- Cold (Return to nowhere) - Intermezzo S.V.
- Dust 65
- The loss 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
64Recensione di Snarl » pubblicata il 30.03.2019. Articolo letto 1669 volte.
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