Ennio Nicolini and the Otron «Cyberstorm» (2019)

Ennio Nicolini And The Otron «Cyberstorm» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
04.05.2019

Band:
Ennio Nicolini and the Otron

Titolo:
Cyberstorm

Nazione:
Italia

Formazione:
- Enio Nicolini :: Bass;
- Ben Spiazzola :: Vocals;
- Sergio Ciccoli :: Drums;
- Former Lee Warner :: Electronic Tratments;

Genere:
Avant-garde Rock

Durata:
39' 10"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2019

Etichetta:
Buil2kill Records

Distribuzione:
Audioglobe

Code7 Distribution

Believe Digital

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion

Recensione

Militante sin dagli anni ’70 in numerose band e successivamente in Unreal Terror, The Black e via discorrendo, il bassista Enio Nicolini, presenta questo suo progetto solista affiancato da musicisti di tutto rispetto che hanno voluto apporre il proprio contributo a questa realise avant-garde rock in cui non mancano né elettronica né tanto meno quell’estro indispensabile a rendere un progetto significativo. Al di là dell’assenza di chitarre, sostituite come detto da elettronica ed effetti, il lavoro nelle sue dieci tracce proietta l’ascoltatore in una dimensione rock molto diretta, dove il divertimento non si lascia attendere a cominciare dell’opener “Cyberstorm”, tirata in cui un basso molto carico al pari di una ritmica tutta da apprezzare offrono un divertente spettacolo; la grinta non cessa neanche con il cupo “Ramses W 45” quasi un prog rock quasi grezzo ma con molte influenze elettroniche ben avvalorato dalla granitica forza del clean; a seguire la moderata “Planet X” e “5Th Dimension” un rock molto propositivo in cui nuovamente prendono a poco a poco corpo gli immancabili quanto essenziali elementi elettronici, ben calibrati e mai troppo essenziali al punto di offuscare la naturalezza dei caratteristici strumenti; medesima sorte per il buon “Warp Machine” e il successivo “Issarmada” in cui l’autore non si distacca mai troppo da quanto già da offerto richiamando in parte qualche passaggio ascoltato; cupa e diretta è “Anthios” mentre “Nanoids In My Head” si caratterista per un rock semplice e poco confusionario; a seguire “Night Of The Hunt” e “Timeless Love” altre due discrete prove ricche di contesti propositivi e di innovazioni sonore. Un disco semplice nei contenuti ma che tutto sommato fa la sua bella figura.