Fungus Family «The Key of the Garden» (2019)

Fungus Family «The Key Of The Garden» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Skywalker »

 

Recensione Pubblicata il:
24.05.2019

 

Visualizzazioni:
1040

 

Band:
Fungus Family
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Titolo:
The Key of the Garden

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dorian Deminstrel: Lead & Backing Vocals, Acoustic Guitar;
Carlo “ZeroTheHero” Barreca: Bass & Noise;
Alessio “Fuzz” Caorsi: Electric Guitar;
Claudio Ferreri: Organ, Piano & Keyboard;
Cajo: Drums

 

Genere:
Rock / Psych

 

Durata:
1h 0' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.03.2019

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

Che cosa hanno in comune i funghi e il progressive rock?
Facile, gli effetti psicoattivi di alcuni dei primi e la derivazione psichedelica del secondo.
La Fungus Family è andata decisamente oltre questa similitudine perché il loro nuovo album, “The Key Of The Garden”, è STUPEFACENTE.
Quello dei funghi è inoltre un regno. Le porte del giardino in copertina sono impreziosite da una sfumatura che ne mette in risalto le tortuosità, di colore cremisi. Non può essere un caso che ci sentiamo un po' At the court of the Crimson King!
Molto raffinato, il logo del gruppo sembra fiorire dove si incontrano tutti i tralci rampicanti, attingendo linfa dalle radici: come la musica che ci propongono.
Consegnandoci il loro disco ci porgono metaforicamente le chiavi di questo giardino, per accoglierci in un reame di ricercatezza, gusto e soprattutto (è un pregio davvero notevole) voglia di farsi ascoltare.
Già, molto spesso approcciarsi ad un disco di psych-prog italiano richiede grande concentrazione per comprendere bene l’idea che vi sia dietro.
Ci sono: la specie dei manieristi, quella dei tecnici senz’anima, i ridondanti che suonano solo per loro e altri che semplicemente hanno osato troppo nonostante i mezzi.
Posso dire con piacere che questa famiglia, attiva dal 2002, ha senz’altro voglia di stupire l’ascoltatore ma prima di tutto lo introduce e guida in un viaggio, apprezzabile in due modi.
Si può ascoltare l’album dall’inizio alla fine, lasciarsi trasportare dal mood (e dal MOOG!) seguendo il fille rouge ordito dai nostri, in un viaggio che incuriosisce e non annoia.
Oppure ci si può fermare a riflettere sulla mole di riferimenti musicali a cui i nostri hanno attinto per proporci una formula personale e gradevole. Anche alle orecchie di chi non ha mai sentito “The piper at the gates of dawn” dei Pink Floyd. Tra l’altro sulla copertina la luce non permette di capire se sia un tramonto o appunto un’alba: ci troviamo fuori dal tempo e dallo spazio come il Fungus del Commodore 64.. con un generatore di Van Der Graaf che ci accompagna.
Il sound avvolge e coinvolge, il disco è ottimamente suonato e registrato all’El Fish Recording Studio.
La voce di Dorian Deminstrel emoziona e ben si adatta ai cambi di registro (molto The Doors tra l'altro) dettati dalle parti suonate di chitarra acustica (sempre sua) ed elettrica di Alessio “Fuzz” Caorsi. Su queste si stagliano i synth acidi, le tastiere più atmosferiche e le partiture di piano di Claudio Ferreri, inserite ottimamente, in più punti assolute protagoniste. Il generatore delle ritmiche passa per Carlo Barreca al basso e Cajo alla batteria, custodi dei cambi e degli stacchi. Splendide le parti di sax, flauto (ed è subito Jethro Tull) e percussioni, ad opera rispettivamente di Nik Turner e Daniele Barreca, presenti su Becoming to Be e The Weaver’s Answer (cover dei Family).
Tra gli highlights del lotto, oltre a queste ultime due, includo Suite n.5 (part 1 e 2), 1q84, Eternal Mind e See Emily Play (illustre cover dei Pink Floyd).
Menzione d’onore al precedente compositore della band AJ Blisset, scomparso nel 2015, il quale sarà fiero di scoprire che il percorso iniziato insieme ai suoi compagni stia proseguendo con tanto sentimento.

Track by Track
  1. Suite n. 5 (part 1) 90
  2. Eternal Mind 90
  3. Demo-crazy 90
  4. 1q84 90
  5. Becoming to Be 85
  6. Suite n. 5 (part 2) 90
  7. See Emily Play (Pink Floyd cover) 85
  8. Holy Picture 85
  9. The Weaver’s Answer (Family cover) 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 95
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
90

 

Recensione di Skywalker » pubblicata il 24.05.2019. Articolo letto 1040 volte.

 

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