Airborn «Lizard Secrets pt. 1 - Land Of The Living» (2018)

Airborn «Lizard Secrets Pt. 1 - Land Of The Living» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
14.08.2019

Band:
Airborn

Titolo:
Lizard Secrets pt. 1 - Land Of The Living

Nazione:
Italia

Formazione:
Roberto Capucchio :: Guitars
Alessio Perardi :: Vocals, Guitars, Keyboards
Domenico Buratti :: Bass
Roberto Gaia :: Drums

Genere:
Heavy-Power Metal

Durata:
1h 2' 29"

Formato:
CD

Data di Uscita:
15.05.2018

Etichetta:
Fighter Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Il sesto album dei Torinesi Airborn rispecchia benissimo il motto: “nessuno è profeta in patria”. Conosco abbastanza questo sottogenere musicale, ma gli Airborn mi mancavano proprio, eppure tra eventi e collaborazioni con gli Iron Saviour anche in quest’album, questi ragazzi arrivano al quinto album con tanto di 3 bonus tracks per il mercato giapponese, e io non li conoscevo. E pare proprio che dovrò recuperare, perché “Lizard Secret” è un disco più power che heavy davvero riuscito. Magari non storico, ma che riesce perfettamente a unire l’opulenza sonora del power con l’energia dell’heavy, senza esagerare in robe troppo old school o troppo fantasiose.
Il disco infatti è molto lungo, più di un’ora, ma comunque non annoia, con una musica mai troppo esasperata, ma comunque catchy e sempre ben fatta dove si soddisfano diversi palati, come la bella title track, la classica ma notevole “We realize”, dotata di un mid tempo triste e nostalgico, nonché il bell’up tempo di “Wolf child”, che nonostante la potenza riesce anche ad essere corale senza suonare ruffiana. Tuttavia, è la seconda parte dell’album a convincermi ancora di più, con una “Meaning of life” bella speedy e decisa, la perentoria “Metal haters”, e la forse migliore del lotto “Defenders of the planet earth”, da singalong e perfetta come singolo. Concludono 3 grandi bonus tracks dedicate solo al mercato giapponese.
Questo è “Lizard secrets Pt.1”: è un disco che riesce ad eccellere in un genere musicale forse non molto comune in Italia, ma comunque apprezzato all’estero e con un bel successo. Qui c’è poco da descrivere e molto da ascoltare. Per cui, cari defenders e/o amanti del metal classico: se cercate un nuovo disco che vi sappia stupire per tanto tempo, il quinto degli Airborn fa per voi!