Daniele Brusaschetto «Flying Stag» (2019)

Daniele Brusaschetto «Flying Stag» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
17.09.2019

 

Visualizzazioni:
1435

 

Band:
Daniele Brusaschetto
[MetalWave] Invia una email a Daniele Brusaschetto [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Daniele Brusaschetto [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Daniele Brusaschetto [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Daniele Brusaschetto [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Daniele Brusaschetto [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Daniele Brusaschetto

 

Titolo:
Flying Stag

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Daniele Brusaschetto :: Voce, chitarra;
- Alberto Marietta :: Batteria;

 

Genere:
Metal

 

Durata:
33' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.09.2019

 

Etichetta:
Bosco Rec
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Bosco Rec

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Peyote Press
[MetalWave] Invia una email a Peyote Press [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Peyote Press

 

Recensione

Noto negli anni 80’ 90’ nel panorama underground per la scena death metal e thrash nazionale, il musicista Daniele Brusaschetto celebra i venticinque anni di carriera rilasciando questo disco prettamente solista e coadiuvato nelle ritmiche dal batterista A. Marietta. Le sette tracce racchiuse in questo “Flying Stag” indubbiamente celebrano anche e soprattutto i mutamenti stilistici dello stesso autore apportando al tutto anche una incisiva dose di industrial e noise; in ogni caso nella mezz’ora abbondante di ascolto, si assiste ad un panorama musicale che abbraccia, per l’appunto, un po’ di tutto sino anche al glitch rock e all’elettronica generando una immancabile dose di personalità. I distorti e le sonorità in generale sono particolarmente robusti come nel caso di “Stag Bittle” e “Splattering Purple”, soprattutto nei passaggi in mid tempo, in cui la chitarra offre una discreta quanto propositiva risposta rievocando non poco anche gli echi di band tra cui Godflesh, Voivod, e Alice in Chains. Prevalentemente il disco, brano dopo brano, offre sempre un qualcosa di inaspettato ma indubbiamente non mancano anche momenti più particolari e melodici senza mai lasciare l’irruenza del death e del metal in generale come nel caso di “The Unreal Skyline”; brano dopo brano si assiste ad una sorta di evoluzione compositiva, sempre ben curata nei dettagli, ma non troppo entusiasmante sotto il profilo della produzione che non si rileva poi troppo nitida all’ascolto dando di tanto in tanto qualche risultato forse sin troppo poco appagante. L’autore oltre ad occuparsi della chitarra offre anche le sue doti in favore di un clean spesso acerbo, un po’ ovattato ma indubbiamente appagante per il genere. Nel complesso la prova risulta interessante soprattutto per chi ama sonorità che in definitiva racchiudono e spaziano a ventaglio vari stili miscelandoli al meglio con risultati del tutto inaspettati.

Track by Track
  1. Otherwhere 70
  2. Stag Beetle 70
  3. Splattering Purple 70
  4. The Unreal Skyline 70
  5. Like When It's Raining Outside 75
  6. Fanculo Mondo 70
  7. From A Tight Angle 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 17.09.2019. Articolo letto 1435 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.