Javarnanda «Mysteries of the Unknown» (2019)
Recensione
A volte capita qui a Metalwave di dover recensire dischi molto lontani dai generi che usiamo trattare, ma questo è uno dei casi di musica meno compatibile di tutte: Javarnanda infatti propone synthwave e questo “Mystery of the unknown” è il proprio quarto album.
In cosa consiste? In dei soundscapes di tastiera totalmente estranei al rock o al metal, dove certamente qua e là si sente una chitarra elettrica, ma che sono orientati verso musica come il funk della opener “Dracula”, l’introspezione da colonna sonora di “Classified” o il mood oscuro di “The boogeyman” o alla disco orientale di “Dragon”, il tutto per un risultato apprezzabile e perfino con qualche mood interessante, come quello alla Depeche Mode di brani come “Medusa” o quello evocativo di “Antarctica”.
Questo è “Mystery of the unknown”: un disco globalmente riuscito e apprezzabile, ma estraneo di fatto a ciò che trattiamo su queste pagine, non male ma di fatto che non ha certo la sua fascia maggiore di pubblico qui. Consigliabile a chi tra i metalheads non disdegna puntate più electro, ma per il resto se questo tipo di musica non v’interessa, passate pure oltre.
Track by Track
- Dracula 65
- The boogeyman 65
- Classified 70
- Dragon 65
- Medusa 70
- Fear 65
- Curse 65
- Antarctica 70
- Dracula (Instrumental) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl » pubblicata il 31.03.2020. Articolo letto 636 volte.
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