Emanuele Bodo «Unsafe Places» (2019)

Emanuele Bodo «Unsafe Places» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
03.04.2020

 

Visualizzazioni:
1764

 

Band:
Emanuele Bodo
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Titolo:
Unsafe Places

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Emanuele Bodo :: Music Solos;

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
48' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
29.03.2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

Già noto nella scena prog metal nazionale per il rilascio del suo primo lavoro come solista Emanuele Bodo, riprova l’esperienza oggi con questo “Unsafes Places” un disco solista strumentale a sette tracce che evidenzia al meglio tutto l’estro che va a definire lo stile e la tecnica dello stesso. Il risultato di questo lavoro spazia tra scenari di natura prog metal ma anche tra squarci di natura più classica offerti con l’ausilio di strumenti quali piano forte e altro. Il lavoro in esame offre presenta strutture articolate e complesse che ben mettono in evidenza la tecnica dell’artista unitamente ai virtuosi lead solo di chitarra di pregio e di livello; tra i vari scenari distorti la chitarra assume i toni più variegati mostrandosi sia in modalità diretta, massiccia e compatta rispetto ad altri più amabili e delicati in cui emerge la personalità e inevitabilmente il sentimento dell’autore. Ritmicamente il disco è piuttosto coeso anche perché lo stesso autore vede la collaborazione di altri validi strumentisti sia al synth che al basso e immancabilmente alla batteria. In sostanza l’intero lavoro ricorda un po’ il Derek Sherinian della situazione con i suoi progetti solisti pregni di artisti e collaborazioni ma in questa sede con un ruolo differente non dedito al synth ma tanto amata sei corde. Le sette trace del disco si rivelano inoltre anche di lunghezza media proprio per offrire al meglio tutta la tecnica e l’ottimo estro di cui Emanuele Bodo può vantarsi di andare fiero. “Unsafe Places” cos’è? Un’esperienza ed un progetto di cui andare fieri con la consapevolezza di aver realizzato al meglio dell’ottima musica; vivamente consigliato.

Track by Track
  1. Black Dunes 80
  2. House Of 9 85
  3. Challenger Deep 85
  4. Landing To Giza 80
  5. 2 Strangers 85
  6. The Omen 85
  7. Chernobyl 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 03.04.2020. Articolo letto 1764 volte.

 

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