Fordomth «Is, Qui Mortem Audit» (2020)

Fordomth «Is, Qui Mortem Audit» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.06.2020

 

Visualizzazioni:
1688

 

Band:
Fordomth
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Titolo:
Is, Qui Mortem Audit

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- B.G. :: Chitarra;
- R.M. :: Basso;
- C.G. :: Voce;
- C.V. :: Batteria;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
36' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.06.2020

 

Etichetta:
Auric Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mani In Faccia Promotion
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Recensione

Secondo album per i Fordomth, band catanese, alle prese con il secondo disco della propria carriera “Is, Qui Mortem Audit” radicato su un black metal possente diretto e dannato. La band, dopo aver effettuato qualche ritocco sulla propria line up, sviluppa andature molto tirate offrendo di tanto in tanto tra i propri lugubri scream, passaggi malinconici acustici. Il disco, costantemente avvolto da veli di disperazione oltre che da contesti atmosferici che lasciano tutt’altro che indifferenti, è strutturato su cinque brani dove l’ultima traccia senza titolo è solamente strumentale. La tracklist offre in ogni brano una certa intensità vieppiù inebriata di oscurità e dalle caratteristiche sonorità a ronzio che spesso mutano in un qualcosa di maggiormente compatto. La ritmica del lavoro è prettamente incentrata su assetti piuttosto tirati ma ciò che indubbiamente fa la differenza sono gli stacchi acustico in modalità quasi depressive. Il disco apre con “Esse” un brano di matrice assai oscura che ben evidenzia l’innata cattiveria e devozione del combo verso l’estremismo ritmico spesso sferzato dai già menzionati stacchi acustici; segue poi “Audere” che offre una ritmica assai similare al brano precedente ma pur sempre diretta e disperata; l’ascolto prosegue poi con “Scire” altra mattanza diretta sin dalle prime note esasperata nella velocità e la successiva “Mors”; in cui in riff ronzante apre una voragine esplosiva di alternanze ritmiche inebriate di male; chiude il disco “Untitled” la bonus track frutto di sonorità, rumori e di lamenti provenienti dall’oltretomba tipico inno al male. Un disco che complessivamente soddisfa e, stante forse qualche ritmica un po’ troppo similare, compiace l’ascoltatore.

Track by Track
  1. Esse 75
  2. Audere 70
  3. Scire 70
  4. Mors 75
  5. Untitled (Bonus Track) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 07.06.2020. Articolo letto 1688 volte.

 

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