Wiking 1940 «-W-» (2020)
Recensione
Black metal da Vicenza senza compromessi per questa band chiamata Wiking 1940 che con questo “-W-” arriva al proprio debutto discografico forse, vista l’assenza di biografia o di informazioni riguardanti la band, che potrebbe essere anche una one man band visto che la batteria è chiaramente una drum machine dal suono molto finto.
Il tutto per circa 33 minuti di una musica senz’altro senza compromessi, ma anche senza molto altro, con un pugno di brani che perlopiù vanno a suonare abbastanza d’impatto, ma con tutto l’arrangiamento lasciato in maniera statica e anche abbastanza embrionale. Ne sia un esempio l’accoppiata di brani in apertura, dove il primo brano possiede solo la botta dei Besatt di metà carriera e “Thousand suns” va a suonare tipo primissimi Sturmkaiser, ma poi Wiking 1940 fa fatica a proseguire il discorso e a distaccarsi dalla trovata iniziale, anche per via di una qualità sonora davvero fastidiosa, la cui voce copre la chitarra, la quale ha un suono diverso dalla drum machine suddetta. Questo è il songwriting di “-W-”, con poco spazio ai compromessi ma altrettanto poco lasciato a ulteriori idee dei brani. Occorre aspettare “Solitary mourner” per un sound più diminuito e sospeso, o la più melodica “Journey’s end”, che costituiscono gli episodi migliori dell’album, contrapposti a una “Epitaffio” francamente incomprensibile, dove un primo riff lascia spazio al solito mood mai cambiato in tutto il disco, e col resto che va alla cieca, per tre minuti di nulla.
Insomma: il disco di debutto di Wiking 1940 è un album volendo anche non male, ma estremamente canonico e che non ha assolutamente nulla di personale, dove solo qualche intuizione nei migliori episodi compositivi salva questo disco dalla bocciatura. Provatelo a sentire se v’interessa il black metal più minimale, grezzo e con punte di fatto in casa, ma ci sono tante bands che suonano così, e pur essendoci anche bands che suonano peggio, i Wikings 1940 facilmente non andranno oltre un primo ascolto. Per ora li promuovo con riserva, ma in futuro occorrerà sentire molto di più per me.
Track by Track
- Obliquity and irreversibility 65
- Thousand suns 60
- -W- Intermezzo S.V.
- Acquainted with the dead 60
- Black salm 60
- Solitary mourner 65
- Journey's end 65
- Linea di fuoco 60
- Epitaffio 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 55
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
60Recensione di Snarl » pubblicata il 11.06.2020. Articolo letto 1192 volte.
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