Dismal «Quinta Essentia» (2020)

Dismal «Quinta Essentia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
10.10.2020

 

Visualizzazioni:
2189

 

Band:
Dismal
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Titolo:
Quinta Essentia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Rossana Landi - vocals & double-bass Bradac - piano, synths, orchestrations & percussion
Daniel Porfido - 8 strings electric guitar, classic guitar
Lautaro Acosta - violin

 

Genere:
Dark Gothic

 

Durata:
58' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
13.11.2020

 

Etichetta:
DreamCell11
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Distribuzione:
Aural Music
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Agenzia di Promozione:
Aural Music (Promotion)
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Recensione

I Dismal si formano nel lontano 1995 e da quel momento hanno creato un sound molto personale e decisamente non catchy al primo ascolto. La loro musica si distingue non solo per il suo essere criptica, ma anche per il livello tecnico e per l’apporto sinfonico di notevole impatto.
Lascio ai curiosi la ricerca legata alla biografia del gruppo e a noi spetta l’ascolto di questa nuova opera.
Gold Leviathan Part I II è una traccia assai particolare: il cantato è a tratti soffuso, la musica è complessa, introspettiva, in un qualche modo mi ha ricordato Björk e non so nemmeno spiegarne il motivo.
Turin black light Act I-II-III inizia all’improvviso, segue in maniera coerente il sentiero tracciato dalla song precedente con un sound oscuro, complesso, accostabile al gothic anni novanta, se proprio dobbiamo trovare un punto di riferimento stilistico.
Alma Mater (alchimia della natura) ci spiazza per il cantato in italiano, è per lo più una poesia, narrata con varie interpretazioni per dare risalto ad ogni singola parola o momento.
Mind & randomness prosegue tra poesia e introspezione, cambi di tempo e di intensità; Hermes the thrice-greatest è teatrale, imponente, alterna momenti delicati a quelli più oscuri; Beyond the matter possiede sviluppi inaspettati, mi riesce difficile inquadrarla, talmente è varia la sua singolarità.
Arriviamo a the Big Bang is my light, song ad alto impatto: tragica, diretta e accattivante; Pale blue dot è un pò più ritmata, rimanendo comunque fedele all’impronta stilistica adottata dalla band.
Con Leviathan of Gold part III Become torniamo quasi a una narrazione che possiede un mood stralunato, etereo e arriviamo alla conclusione del nostro ascolto.
Premetto che non sono una persona impressionabile da questo genere e dalla sua maestosità, anzi, prediligo il motto “less is more”.
Nonostante ciò, Quinta Essentia si presenta come un disco molto coerente e lineare, pieno di tecnica e virtuosismi: c’è una splendida e difficile fusione tra la musica sinfonica legata al classico e il dark gothic.
Ritengo sia complicato fare combaciare due mondi così lontani, eppure i Dismal, memori della loro esperienza e talento, ci riescono piuttosto bene.
Ovviamente, il loro stile non ha nulla a che vedere con il metal sinfonico o il gothic più potabile che siamo abituati ad ascoltare quindi vi suggerisco vivamente di prendere del tempo per pregare orecchio almeno a parte di Quinta Essentia per capire se è un mondo che vi appartiene realmente.
Detto questo, un’opera articolata e fantasiosa che piacerà a chi ama il genere.

Track by Track
  1. Gold Leviathan Part I, II 70
  2. Turin Black Light Act I, II, III 70
  3. Alma Mater (Alchimia Della Natura) 70
  4. Mind & Randomness 70
  5. Hermes The Thrice-Greatest 70
  6. Beyond The Matter 70
  7. The Big Bang Is My Light 70
  8. Pale Blue Dot 70
  9. Leviathan of Gold Part III Become... 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di reira » pubblicata il 10.10.2020. Articolo letto 2189 volte.

 

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