Taur-Im-Duinath «The Burning Bridges» (2020)

Taur-im-duinath «The Burning Bridges» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
26.12.2020

 

Visualizzazioni:
1914

 

Band:
Taur-Im-Duinath
[MetalWave] Invia una email a Taur-Im-Duinath [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Taur-Im-Duinath [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Taur-Im-Duinath [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Taur-Im-Duinath

 

Titolo:
The Burning Bridges

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- F. :: All Instruments;

 

Genere:
Atmospheric Black Metal

 

Durata:
56' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.11.2020

 

Etichetta:
Cult Of Parthenope
[MetalWave] Invia una email a Cult Of Parthenope [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Cult Of Parthenope [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Cult Of Parthenope [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Cult Of Parthenope

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il terzo disco della one man band di Eboli Taur-Im-Duinath, intitolato “The Burning Bridges”, si presenza con formato doppio cd omaggiando i propri più accaniti fan di ben undici brani all’interno dei quali in buon black metal a cui siamo già stati abituati in passato, va ad intersecarsi con strati di atmosfera malinconici e tristi che nel corso dell’ascolto prendono il sopravvento rispetto alle classiche tirate caratteristiche del genere. Ciò che offre il nuovo disco è una sorta di sdoppiamento in cui, i primi quattro brani pressati sul primo disco “Randir”, rappresentano un qualcosa di trascorso, passato che va ad imperniare l’animo dell’autore in perenne conflitto nella lotta tra il bene e il male; mentre, per quanto attiene ai sette brani del secondo disco, “Bare Boughs”, denotano un complesso di canti e di situazioni disposti in una totale calma dalla quale emerge il lato forse più sentimentale ed oscuro dell’autore, una sorta di rinascita, di risveglio dalle tenebre che inevitabilmente ricomincia il proprio percorso partendo dalle proprie origini e dalla propria stessa essenza per ritrovarsi in un’ottica totalmente spirituale. Indubbiamente le due parti del disco, come già enunciato, tendono a presentare un lavoro sdoppiato in tutti i sensi al di là del formato fisico: nel primo, una potenza oscura, dannata e nera che rivela uno stato d’animo adirato e malvagio disposto in uno splendido scream rigorosamente cantato in lingua madre e forte di ottime andature; mentre, nel secondo, si ha un tratto quasi neofolk, moderato, quasi irriconoscibile, in cui le due diverse facce della stessa medaglia si trovano in un contesto all’interno del quale mai potranno incontrarsi. Ottimo anche il clean femminile che va a caratterizzare alcuni brani della seconda parte. Un lavoro profondo che lascia ben marchiato a fuoco il proprio indelebile segno.

Track by Track
  1. L’Incedere del Vuoto 80
  2. Scrutare L’Abisso 85
  3. Fuochi Estinti 85
  4. La Chiusura Del Cerchio 85
  5. To Wander 80
  6. Clearing Path 80
  7. Night Hymn 80
  8. Hyades 80
  9. Erinnerung 80
  10. Aequor Animi 85
  11. Ashes 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 26.12.2020. Articolo letto 1914 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.