Iscuron «The Nothing Has Defeated Atreyu» (2021)

Iscuron «The Nothing Has Defeated Atreyu» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
23.02.2021

 

Visualizzazioni:
1264

 

Band:
Iscuron
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Titolo:
The Nothing Has Defeated Atreyu

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Iscuron :: All Instruments

 

Genere:
Symphonic / Atmospheric / Medieval Black Metal

 

Durata:
37' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.01.2021

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Sappiamo ben poco di Iscuron, questa nuova one man band del nord Italia (non meglio precisato da dove) che condensa 7 tracce in 37 minuti e 11 di un black metal abbastanza semplice, dove tuttavia le tastiere donano connotati diversi ai brani, a volte tingendoli di un tocco silvano stile Sear Bliss in “The silent storm”, mentre altre volte vanno più sul sinfonico di “Mighty winter night”, per arrivare a un tocco sempre più electro, che sfocia in un brano quasi alla Rammstein nella conclusiva “In the darkness”.
Se siete incuriositi, sappiate che lo sono anch’io. Intendiamoci: Iscuron non è il top della perfezione formale, visto che i brani sono comunque con dei riffs e arrangiamenti di drum machine minimali per un risultato gradevole ma non certo mai sentito prima, anzi che va abbastanza sul sicuro. Eppure nonostante questo il risultato è buono, con una serie di brani che poggiano tutto sulla tastiera e con pochi cambi di riffs, ma i mood di questi due riffs riescono a sostenere invero bene il brano “The silent storm” per tutti e 7 i minuti, riuscendo dove tanti non saprebbero muoversi, e se la già citata “Mighty winter night” colpisce per delle buone partiture di tastiera, è “Everlasting realm” a centrare il bersaglio di miglior brano del disco, con un sound che va a ricordare perfino i primi Behemoth ma con l’aggiunta della tastiera che dà un mood più luminoso e arioso al brano. Purtroppo come lato negativo di quest’album, va detto che Iscuron tra il quinto e il sesto brano perde un po’ la concentrazione e ci propone delle partiture di tastiera meno ben incastrate con resto dei brani, e se la title track in qualche modo si salva per l’insistenza del mood, è “Caterina 1667” a suonare un po’ strana e con un arrangiamento migliorabile.
Insomma: “The nothing has defeated Atreyu” non è certo un disco perfetto formalmente, ma è un cd che trasuda passione, entusiasmo e genuinità, un po’ standard, ma anche onesto e senza iper-produzioni o ritocchi eccessivi al pro tools, proprio come un debutto discografico dovrebbe essere. Certo, il sound può essere sviluppato e a volte i brani suonano un po’ migliorabili e con l’aggiunta di un paio di idee, ma ciò non toglie che si apprezza molto l’onestà e la grezza efficacia. Se apprezzate il black metal più minimale e embrionale ma non per questo sciatto, fatevi un buon regalo e acquistate quest’album. Non sarà la band del secolo, ma per me merita di stare nello stereo della mia auto per un po’.

Track by Track
  1. The silent storm 70
  2. Princess of a dead land 70
  3. Mighty winter night 75
  4. Everlasting realm 75
  5. The nothing has defeated Atreyu 65
  6. Caterina 1667 65
  7. In the darkness 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 23.02.2021. Articolo letto 1264 volte.

 

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