Teratolith «Eclipse» (2020)

Teratolith ĞEclipseğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
04.04.2021

 

Visualizzazioni:
611

 

Band:
Teratolith

 

Titolo:
Eclipse

 

Nazione:
Unknown

 

Formazione:
Teratolith :: All instruments

 

Genere:
Avant-Garde Occult Black Metal

 

Durata:
41' 23"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.09.2020

 

Etichetta:
Brucia Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Teratolith sono una band misteriosa, che dice di venire dall’Oregon salvo poi smentirlo, e la cui formazione non è nota, e questo “Eclipse” costituisce il loro primo full length, formato dall’unione dei primi due Ep precedentemente pubblicati. Tuttavia, “Eclipse” fallisce l’obiettivo di suonare come un black/death ritualistico e a volte dal sound cosmico.
Questo disco infatti è uno di quei casi in cui i Teratolith provano a svolgere il loro sound, ma il risultato è praticamente una serie di brani abbozzati e senza idee particolari, che cercano di riproporre il mood astratto dei Blut aus nord o anche di certi Wolves in the throne room, uniti a delle parti ambient, ma la realtà è purtroppo ben diversa, coi suoni che penalizzano molto il disco, visto che le chitarre e bassi sono persi nel mix, la drum machine è regolata alla meno peggio e le voci sono più sussurrate e con un effetto fastidioso più che strillate, e con delle influenze musicali che puntano su una ripetitività minimale, dove a volte i riffs sembrano addirittura stoner/doom come nell’opener “One. Death”, e dove le ripartenze veloci sono brevi e del tutto evitabili, come nel secondo brano. E se il terzo brano consiste più che altro in un riff tenuto sospeso con una drum machine che non sa se entrare o meno per tutto il brano, risultando in uno dei brani più brutti dell’album, brani come il quinto sono per metà ambient e per metà un black metal abbozzato e che finisce incompleto, e solo l’ultimo brano riesce più o meno a dare un mood di una eclisse, quando gli altri suonano tra il generico e l’abbozzato.
Mi spiace, ma questo è “Eclipse”: un insieme di influenze interessanti ma ridimensionate a livello praticamente embrionale e che tra l’altro non suona neanche tanto Black/death/ambient quanto piuttosto un post/rock piuttosto generico. Se cercate un sound ossessionante e grigio, il primo Xasthur vi soddisferà molto di più, se le atmosfere spaziali fanno per voi io vi consiglio di rimanere coi Blut Aus Nord e magari con i Darkspace, mentre se v’interessa un certo ritualismo accoppiato con la musica metal, il primo dei Necros Christos demolisce i Teratolith. Niente di personale, ma con questo “Eclipse” davvero non ci siamo.

Track by Track
  1. One. Death 55
  2. Two 50
  3. Three. The Oracle 45
  4. Four. Misericordia 55
  5. Five. Thanatomorphosis 50
  6. Six 50
  7. Seven 55
  8. Eight. Eclipse 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
55

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 04.04.2021. Articolo letto 611 volte.

 

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