Nox Interitus «Shadow Riders» (2021)

Nox Interitus «Shadow Riders» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
19.01.2022

Band:
Nox Interitus

Titolo:
Shadow Riders

Nazione:
Italia

Formazione:
- Mistyr :: Drums;
- Shynath :: Guitars;
- Fenrir :: Vocals;
- Nihil :: Bass;

Genere:
Black Metal

Durata:
33' 16"

Formato:
CD

Data di Uscita:
30.11.2021

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Sulla scena underground nazionale sin dal 2008, i nostrani Nox Interitus rilasciano il loro secondo full lenght intitolato “Shadow Riders”, un intenso concentrato black metal che, seppur indirettamente, riesce a richiamare alla mente di chi scrive queste righe Enslaved, Burzum e Necrophobic nelle loro migliori performance. La band con una certosina dovizia offre un concentrato deciso e assai oscuro nell’elaborazione delle tracce, forti quest’ultime di sonorità affilate come lame e di sporadici passaggi più melodici. Incredibile invece il demoniaco scream che ben riesce a mutare la propria intensità ricevendo plausi per la propria naturalezza. Ottimo anche il lavoro della chitarra capace di offrire con i suoi riff tutto il malessere possibile ed immaginabile. L’opener “ Shadow Riders” fa indubbiamente comprendere sin da subito dove la band vuole andare a parare e, indubbiamente, al di là del sound abbastanza acerbo, riesce a imporsi tra potenza, marciume e tantissima forza; da ricordare anche “I’Am My Enemy” per la folle interpretazione dello scream e la successiva “Execution”, forte di qualche passaggio più melodico che sferza l’incredibile aggressività sonora del disco; che dire poi della forsennata e brutale ritmica che caratterizza “Blafemy In command”, una delle tracce più cupe di questo lavoro probabilmente. Incredibile poi la presa che fa “Terror, Terrorist Terrorism”, altro punto forte di questo full lenght nuovamente forte per le ritmiche decise, varie e pungenti e da ascoltare senza sosta ripetutamente. In definitiva questo Shadow Riders ci convince non tanto per essere un disco veramente ben concepito ma soprattutto per essere un lavoro di cui sentirsi fieri.