Simple Lies «Millennial Zombies» (2022)

Simple Lies «Millennial Zombies» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
09.04.2022

 

Visualizzazioni:
1283

 

Band:
Simple Lies
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Titolo:
Millennial Zombies

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alessandro Rubino :: Voce;
- Alberto Molinari :: Chitarra;
- Jam Bognanni :: Chitarra;
- Ash Saboori :: Basso;
- Zak Zucchini :: Batteria;

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
46' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.02.2022

 

Etichetta:
Sneakout Records
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Burning Minds Music Group
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

Unificando sonorità piuttosto esplosive e un songwriting accattivante, i Simple Lies, rilasciano il terzo album della propria carriera, una carriera fatta di numerosissime performance live che hanno visto impegnata la band nel corso degli anni in giro per l’Europa in apertura a band di pregio. Il nuovo disco “Millennial Zombies”, album di matrice hard rock e street metal, se vogliamo, spinge e riesce a farci divertire tra melodie, cori, lead solo e immancabili riff sparati come proiettili. La band contamina la propria platea ricorrendo molto a contesti che ricordano non poco Cinderella, Skid Row, Deftones e via discorrendo, rielaborando alla meglio i padri ispiratori di questo genere senza mai creare alcun imbarazzo ma anzi diffondendo al meglio il proprio hard rock sentito nota dopo nota. A dare il giusto impulso al platter risultano, come accennato, i cori, ben disposti in ogni brano e capaci di esternare tutta l’emotività che caratterizza la band. Tra i brani migliori, l’opener “The End”, forte di un riff potente e di una ritmica fulminante a 1000 volt; ma ancora “Mr. Leg Day” dall’ottimo ritornello; “Prince Of Darkness”, molto Zakk Wylde, forse un tributo? Chissà; ancora Flat Brian Zombie e anche la ballad di turno per “On A stage Together”; l’energia è interminabile anche per “Ravencock”, forte di una ritmica da capogiro e ancora la conclusiva “Here Lies Her Ghost”, un brano che su qualche passaggio ricorda anche gli Alter Bridge. Un buon disco che merita la promozione sotto molti punti di vista ma, in particolare, per l’energia e la forza che lo caratterizza conducendo chiunque all’interno del proprio vortice.

Track by Track
  1. The End 75
  2. 567 Hate! 70
  3. Mr. Leg Day 75
  4. Weird Uncle 70
  5. Prince Of Darkness 75
  6. Millennial Zombie 70
  7. On A Stage Together 70
  8. The Cage 70
  9. Flat Brain Surgery 75
  10. Ravencock 75
  11. Here Lies Her Ghost 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 09.04.2022. Articolo letto 1283 volte.

 

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