Malamorte «Mass Cult Suicide» (2021)

Malamorte «Mass Cult Suicide» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Sabba Maledetto »

 

Recensione Pubblicata il:
13.04.2022

 

Visualizzazioni:
1217

 

Band:
Malamorte
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Titolo:
Mass Cult Suicide

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alex Nunziati, voce, chitarra e tastiere
S. K., chitarra, basso e batteria

 

Genere:
Occult Heavy Metal

 

Durata:
39' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.04.2021

 

Etichetta:
Moribund Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ritornano nella scena metal italiana i Malamorte, band capitanata da Alessandro Nunziati, già globalmente conosciuto con il nome d’arte di Lord Vampyr essendo stato prima voce e fondatore dei famosissimi Theatres Des Vampires per poi intraprendere una strada tutta sua aperta con altri gruppi quali Nailed God, Cain e moltissimi altri ancora.
L’oscura mente di Lord Vampyr fonde il suo amore per l’occulto alla passione per gruppi come Iron Maiden, Alice Cooper, Judas Priest e naturalmente (se ascolterete il disco in questione) Mercyful Fate per dar vita ai Malamorte esordendo nel 2014 con il primo EP The Fall Of Babylon.
Il 2016 è l’anno in cui i Malamorte pubblicano il loro primo full-length Devilish Illusions per poi proseguire negli anni successivi con Satan Goes To Heaven To Destroy The Kingdom Of God, Hell For All, God Needs Evil fino ad arrivare nel 2021 con il quinto disco ufficiale Mass Cult Suicide che andremo a recensire in questa sezione.
Conoscevo i Malamorte già da un po’ di tempo e confrontando i vecchi dischi con Mass Cult Suicide devo dire che ci sono molte differenze nello stile musicale di quest’ultimo progetto: innanzitutto il sound si presenta decisamente più “soft” e più lento rispetto – per dirne qualcuno a caso – a un disco del calibro di Hell For All dove le sonorità sono molto più veloci ed aggressive (il ché lascia presagire qualche influenza dal death metal) o se paragonato al primo Devilish Illusions che invece presenta note più oscure e diaboliche condizionate dal black metal.
Mass Cult Suicide è un progetto che si avvicina all’heavy metal di vecchio stampo a cui si accompagna il sottofondo sonoro del synth che conferisce alle canzoni un’atmosfera alquanto sinistra: se prendiamo per esempio il primo brano The New Messiah ci sembrerà di essere catapultati in una specie di cerimonia, complici gli effetti audio che aprono il pezzo con un ambiente catacamobale, quasi “liturgico”.
Nel complesso, il disco presenta tracce con parti strumentali in cui si avvertono le influenze da parte dei Ghost, ritornelli molto decisi con acuti che ricordano la voce di King Diamond dei Mercyful Fate, riff di chitarra con melodie rubate da Alice Cooper ed un sintetizzatore che fa da contraltare con armonie decisamente più moderne al tipico sound “old-school” dell’heavy metal classico.
Onestamente, anche se manca di una precisa identità sonora che non gli ha risparmiato critiche negative e bocciature, trovo che Mass Cult Suicide sia ugualmente degno di un ascolto: è vero che probabilmente non è un capolavoro, ma l’inventiva di Nunziati nel mescolare così tanti stili musicali diversi per le sue composizioni fa sì che quest’album brilli ugualmente per originalità che tanto si fatica nel trovare nei gruppi di questa generazione! Perciò, se siete stanchi dei soliti e ripetitivi arrangiamenti musicali che non riescono a rimanere scolpiti nel vostro animo e se siete amanti del buon vecchio heavy metal, allora Mass Cult Suicide è un album che non potete perdere assolutamente: rimarrete stregati (nel vero senso della parola) nel sentire come i Malamorte siano riusciti a sfornare un progetto che non solo rispolvera delle vecchie pietre miliari della nostra musica preferita ma che è in grado anche di adattarsi, con le sue “contraddizioni” sonore, anche alle esigenze della nuova fan-base di metallari del ventunesimo secolo.

Track by Track
  1. The New Messiah 80
  2. Apocalyptic Visions 60
  3. Reverend 75
  4. Slaves Of God 80
  5. They Are Watching Us 70
  6. The Temple 70
  7. Mass Cult Suicide 70
  8. Witch 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Sabba Maledetto » pubblicata il 13.04.2022. Articolo letto 1217 volte.

 

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