Shake Me «Lullaby for Demons» (2021)
Shake Me
Titolo:
Lullaby for Demons
Nazione:
Italia
Formazione:
Luka :: Vox
James Castellano :: Guitar
Alex De Rosso :: Guitar
Ricky Portera :: Guitar, Bass
Mark Basile :: Keyboards
fabio Calluori :: Guitar
Angelo Napoli: Bass
Joey Coppola: Drums
Genere:
Elettro Goth 'N Roll
Durata:
55' 21"
Formato:
CD
Recensione
Bel secondo album per Luca Albarella, praticamente il factotum di questi Shake Me, che con questo secondo album si discostano leggermente dalle tonalità rock del primo album, per affidarsi a sonorità più ombrose e gotiche per questo “Lullaby for demons”, ma se state pensando a qualche sound retro new wave, non è così: la componente rock è ben presente, per un risultato che appartiene al gothic più rock e roccioso, il tutto per 55 minuti e mezzo di musica ripartita in 10 tracce più remix e cover.
E diciamo sin da subito che le potenzialità sono ben espresse dalla opener “Alive”, che ci propone un rock chiaramente debitore agli anni 80 meno enfatizzati, dal buon tiro compositivo e con qualche leggero ammodernamento, e si prosegue con la catchy “Savage love”. Di questi due brani stupisce la freschezza dei primi riffs e gli arrangiamenti perfettamente cesellati, che rendono questi due brani molto ben fatti dal punto di vista compositivo e della produzione, esaltandoli, e il mood va confermandosi con la bella “Shadows”, che va a citare i Sisters of Mercy nel ritornello un po’ minimale ma convincente, e i nostri eccellono anche quando le sonorità diventano più tipicamente new wave come nella remixabile “Roses of lies” e nella più rockeggiante “Lonely cell”, passando per la veramente buona “Geisha”, che riconferma il mood positivo di quanto detto per i brani d’apertura.
Tutto bene dunque, con al limite il difetto che gli Shake me a volte vanno un po’ in crisi d’identità e hanno le coordinate musicali che si starano un po’, specialmente nella parte centrale del disco un po’ debole, dove pur essendoci un mood competitivo, c’è comunque una “Lascivious” onestamente dal tiro che sembra quasi quello di certi cartoni animati giapponesi, o una “The heretical” il cui ritornello non esce molto bene e una “Evil road” probabilmente un po’ troppo dolce, oserei dire. Citerei anche “Restless” tra gli episodi meno positivi, in quanto pur bella, ma che mi suona un pochino fuori contesto.
In conclusione, “Lullaby for demons” è senz’altro il frutto di una band con potenziale e capacità, ma che deve anche un po’ terminare la propria evoluzione musicale, che in questo disco è completa ma solo in parte, con qualche crisi d’identità che rende il disco un po’ meno riuscito di ciò che poteva essere. Ad ogni modo, per gli amanti del gothic rock più rockeggiante, “Lullaby for demons” è comunque un disco più che positivo.
Track by Track
- Alive 75
- Savage love 70
- Shadows 75
- Lascivious 65
- The heretical 65
- Laid so low (Tears for fears cover) S.V.
- Evil road 65
- Roses of lies 75
- Lonely cell 75
- Restless 70
- Geisha 75
- Shadows (Electro-Lounge version) 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
71Recensione di Snarl » pubblicata il 17.05.2022. Articolo letto 758 volte.
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