Mnemic + Empyrios + Dreamless

Data dell'Evento:
31.03.2011

 

Band:
Mnemic
Empyrios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Empyrios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Empyrios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Empyrios
Dreamless [MetalWave] Invia una email a Dreamless [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Dreamless [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Dreamless

 

Luogo dell'Evento:
Urban Club

 

Città:
Sant'Andrea delle Fratte (Pg)

 

Promoter:
Vivo Management [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Vivo Management

 

Autore:
Carnival Creation»

 

Visualizzazioni:
1761

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Avevo letto tempo fa di quella che sarebbe stata senza ombra di dubbio una gran serata e da appassionato non potevo certo farmela sfuggire. E' risaputo che l'Urban Club sia uno dei migliori locali del centro-Italia per quanto riguarda la qualità delle band che si esibiscono e per la stessa qualità sonora ed il service che distingue locali da pollice in su rispetto ad altri più mediocri. Le serate denominate ”Headbangers' Hall” generalmente si svolgono di Giovedì sera e puntualmente vedono tantissimi giovani metalheads, ma anche plurimi e semplici aficionados del locale. Con queste premesse e decisamente di buon umore sono giunto sul posto una scarsa mezzora prima che iniziassero a suonare (ossia alle 22.15). Di gente non ce n'era moltissima a dir la verità, ma confidavo sul buon senso del pubblico, il quale non ha deluso le aspettative del locale e pian piano sono arrivate vagonate di gruppi di ragazzi entusiasti. Proprio una bella cosa!
Quattro chiacchiere qua e là, birretta di rito, il tempo di una sigaretta e via; già era difficile rientrare dalla mole di persone che erano penetrate. Mi scelgo un bel posto con una visuale discreta e subito salgono sul palco i Dreamless, band perugina molto famosa in Umbria. Giovani e tosti, come sempre hanno coinvolto il pubblico con la loro tipica simpatia e naturalmente ho riscontrato grosse migliorie all'interno dei pezzi. In passato non mi avevano particolarmente convinto, ma è stato davvero un piacere vedere questa band crescere, maturare ed evolversi a tal punto da riuscire a pieno nel loro intento. Il loro melodic death risulta molto moderno negli arrangiamenti e le “intrusioni” industrial e core le ho trovate eccellenti. Niente male davvero e, nonostante non siano nuovi alla gran parte del pubblico, hanno fatto davvero un ottimo show, proponendo molto materiale derivante dal loro ultimo Ep “Fable 2.0”. Da sottolineare: i Dreamless hanno sapientemente resuscitato un vecchio classico dance degli anni '80: “You Spin Me Round”, adattandolo meglio che potevano al loro stile e riuscendo bene nell'impresa. Chiaramente tra il pubblico c'era chi ballava e chi muoveva la testa a ritmo più timidamente, ma tutti hanno apprezzato, compreso il sottoscritto. I Dead Or Alive ringraziano.
Il cambio palco è stato veloce e la “pausa-sigaretta” ha preso il sopravvento sul 70% delle persone presenti le quali sono ritornate giusto in tempo per ascoltare un'ottima intro elettronica, quella che stava per dare il via alla performance degli Empyrios. Al “quattro” del batterista il sound è divenuto all'istante un'esplosione che ha accesso l'intero pubblico. Tra urla, fischi (quelli positivi!) Simone Mularoni e soci hanno fatto l'ingresso sulla scena nel migliore dei modi, sfoderando subito il meglio del loro repertorio. Gli Empyrios sono tra i pochi gruppi che dal vivo suonano come da disco..forse anche meglio..e che stupiscono sempre per professionalità, garbo e grandi sorrisoni che lasciano trapelare, specialmente il simpatico Mularoni, chitarrista militante anche nei DGM. I brani sono stati davvero stupendi e la tecnica già grande dei nostri ha dimostrato ancora una volta il suo valore mentre gli spettatori completamente coinvolti e pronti conoscitori di tutti i pezzi hanno fatto sì che la serata continuasse nel migliore dei modi. Grande esibizione davvero e così anche gli Empyrios ci hanno lasciato presentando la band headliner della serata: gli Mnemic, i quali delle presentazioni ne hanno bisogno relativamente, tranne per chi vive su Marte, oppure non segue il metal moderno da una decina di anni.
Un quarto d'ora e via..è salito sul palco e si è diretto dietro le pelli il talentuoso Brian "Brylle" Rasmussen ed ha iniziato a battere le bacchette sui tom, mentre Rune Stigart e Mircea Gabriel Eftemie attaccavano le loro chitarre. Non si passava più tra la gente, letteralmente, ma la birra era ghiacciata ed il pubblico era caldo, anzi incandescente e non stava più nella pelle. Dalle scalette è iniziato a scendere il simpatico frontman Guillaume Bideau con la sua immancabile birra, ha dato un bel sorso e subito gli Mnemic sono partiti puntualissimi..e in quinta pure! Mi sono sentito incredibilmente travolto da un muro sonoro fatto di sfuriate di doppia cassa e ritmi assassini di chitarroni a sette corde accordati in drop chissaccosa. Di fronte al palco la devastazione più totale ha preso il sopravvento e sono iniziate a volare persone di qua e di là e gente sulle spalle di altri saltellava mentre i ritmi più meccanici e ricchi di bassi annichilivano ogni tentativo da parte della gente di parlare con chi gli si trovava vicino. La tecnica mi è parsa immediatamente mostruosa e lo stile derivante dai migliori Fear Factory e dalle ritmiche dei più vicini Meshuggah si è fatto sentire a più non posso. I brani che sono stati scelti hanno ripercorso gran parte del loro repertorio, toccando anche “Mechanical Spin Phemomena” e “The Audio Injected Soul”, ma hanno puntato principalmente sull'album più recente, “Sons Of The System”. Ogni tanto una leggera pausa tra un pezzo e l'altro mentre Bideau sparava qualche scemenza e tutti che ridevano. C'è stato un tentativo da parte del chitarrista di inneggiare al sesso debole con un “Viva la Figa!” (seguito da un tripudio di urla osannanti chiaramente!) e un saluto generale da parte della band, la quale ha messo da parte il danese per un attimo ed ha espresso il suo entusiasmo con un “come stai Peruja?” (seguito da un altro tripudio di urla osannanti!). I brani si sono susseguiti nel migliore dei modi e il tutto è proseguito senza il benchè minimo intoppo, anche perchè, ripeto, all'Urban è difficile ci siano problemi tecnici da quanto ho potuto vedere in anni ed oggettivamente mi sono sempre gustato concerti nella tranquillità più grande. L'acustica ha fatto il suo dovere, ma gli Mnemic hanno pestato giù per più di un'ora e mezza senza stancarsi un minuto poi, con dispiacere mi son visto presentare l'ultimo pezzo e smontare dal palco dirigendosi verso l'uscita e chiudendo la porta con l'apertura solo verso l'interno. Gli Mnemic si erano chiusi di fuori da soli e anche qui risate su risate. La porta gli è stata immediatamente riaperta e loro sono saliti nuovamente sul palco tra risate e schiamazzi generali ed hanno attaccato con il bis poi, la fine della serata verso le 1.30.
Devo proprio dire di essermi divertito come non mi accadeva da tempo e di certo consiglio la visione live degli Mnemic a tutti coloro che intendono gustarsi un buon concerto consapevoli del fatto che la gente inizia a volare da tutte le parti. L'Urban non si è smentito nemmeno stavolta. Grande serata davvero!

 

Immagini della Serata

 

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