Acrylate «Chemical Defection» [2011]
Acrylate
Titolo:
Chemical Defection
Nazione:
Italia
Formazione:
Massimo Frasca - Voice & Guitar
Gaetano Lombardo - Bass
Luca Panebianco - Drums
Genere:
Durata:
47' 36"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Con un ritardo di qualche mese rispetto alla data di pubblicazione ufficiale (febbraio 2011) a causa di quella che la band stessa definisce una "falsa promozione" del disco da parte dell'agenzia Alkemist Fanatix, ecco arrivare sulle nostre pagine il debutto degli Acrylate. Il disco della band crotonese arriva dopo ben sei anni dalla formazione del gruppo, che comunque si è dato da fare pubblicando ben tre demo prima di giungere sotto l'egida della Copro Records. A conti (anzi, ad ascolti) fatti, cosa si può dire? Sarò brutale, ma non c'è assolutamente nulla da dire: ho rimandato più e più volte la stesura di questa recensione, in attesa di comprendere "Chemical Defection", di trovare qualcosa che smentisse almeno in parte la pessima impressione che avevo avuto ai primissimi ascolti. Ebbene, questo non è avvenuto, e tuttora mentre scrivo ho i pezzi della band in sottofondo, anche se ormai ce ne sarebbe davvero poco bisogno. Per evitare di girare troppo intorno alle impressioni personali, è meglio mettere dei paletti: la base degli Acrylate è senza dubbio il thrash metal, che va in tante direzioni differenti; un po' di reminiscenze old school, tanto groove di scuola Pantera (anche se ben mimetizzato) e soprattutto una valanga di melodia che viene dalla corrente più moderna del genere. Già tentare una combinazione del genere non sarebbe facile, figuriamoci se poi c'è anche un cantante con un irritante timbro simil-hardcore ad inserirsi su questa musica. E purtroppo secondo il sottoscritto il frontman Massimo Frasca non riesce bene nel doppio ruolo di cantante e chitarrista, facendo passare in secondo piano le ottime capacità sul piano tecnico che hanno tutti i membri del gruppo. Un vero peccato, anche perché i primissimi secondi di "Red Snake" mi stavano incuriosendo già dal primo ascolto, salvo poi sbocciare (come per tutto il resto del disco) in una serie di riff sentiti e strasentiti. Tutto questo rende quasi fastidioso l'ascolto di "Chemical Defection", e mi è difficile distinguere i brani l'uno dall'altro, tale è la somiglianza.
Ma la questione dei riff passa in secondo piano rispetto alla voce. Certo, non è neanche un aspetto da sottovalutare, ma urge un cambio di rotta a livello di cantato; non saremo ai livelli terribili di certi gruppi di derivazione metalcore, ma una musica del genere necessita di una voce veramente aggressiva, e oserei aggiungere anche di qualche parte melodica in meno.
La prossima volta gli Acrylate dovranno davvero sorprendermi per farmi cambiare idea.
Track by Track
- Red Snake 40
- Fight The Pain 40
- Chemical Defection 40
- Evilhand 40
- Antology Of Slaughter 40
- Atomic Chaos 40
- Foul Play 40
- S.S. 106 (The Killing Road) 40
- Black Fog 40
- Sound & Fury 40
- Acrylate 40
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 30
- Originalità: 40
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
44Recensione di HeavyGabry pubblicata il --. Articolo letto 1750 volte.
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