Aleph «Thanatos» [2016]

Aleph «Thanatos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
30.01.2016

 

Visualizzazioni:
3550

 

Band:
Aleph
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Titolo:
Thanatos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Dave Battaglia :: Vocals, Guitar;
- Giuseppe Ciurlia :: Guitar;
- Manuel "Ades" Togni :: Drums;
- Giulio Gasperini :: Keyboards;
- Antonio Ceresoli :: Bass;

 

Genere:
Dark / Death Metal

 

Durata:
1h 14' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.01.2016

 

Etichetta:
Buil2kill Records
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Distribuzione:
Audioglobe
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Code7 Distribution
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Believe Digital
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Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion
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Recensione

I bergamaschi Aleph, ci presentano il nuovissimo lavoro “Thanatos”, terzo full lenght della loro carriera strutturato su base Dark Death Metal ma pregno di influenze incredibilmente varie e accattivanti. Già la cover dell’album, realizzata da due dei membri della band Axor e Jack, mette di buon umore considerandone la meravigliosa arte racchiusa nell’immagine stilizzata del demonio che si aggira sui campi nelle vicinanze del villaggio di cui presto diverrà il signore assoluto. Per quanto attiene al platter, si struttura in ben quattordici brani di cui l’ottavo di appena cinque secondi, divisi in sue distinte parti per quasi un’ora e un quarto di ascolto incessantemente accattivante per le incredibili sonorità presenti nel disco. Basti pensare che il lavoro contiene accelerate death metal miscelate con thrash, doom e progressive rock riscontrato soprattutto in alcuni tra i momenti strumentali contenuti nel platter. Al di là degli incredibili riff forgiati da entrambi i chitarristi, uno dei quali Nacht ricopre anche il ruolo di vocals del lavoro, vanno anche effettuati gli elogi al tastierista Gas per il proprio incredibile estro nella realizzazione dei contesti ambient tenebrosi. Senza elencare integralmente i brani del platter che, come già detto, sono tutti ricchi di incredibili influenze strumentali prevalentemente oscure e tenebrose soprattutto riconducibili a diverse correnti musicali, merita ricordare il brano d’apertura “The Snakesong” dall’inizio realizzato in un ricco dark death metal che subito lascia emergere quella sensazione di immediato cambiamento per l’inserimento di influenze riconducibili ad altri generi tra cui, nel caso di specie, nel corso del sesto minuto di ascolto pare udire un qualcosa che strumentalmente fa ricordare per qualche istante addirittura anche i Dream Theater; i lead realizzati sono virtuosi ed adrenalinici. Ci porta su atmosfere musicalmente appartenenti ad un contesto psichedelico rock anni ’70 l’inizio del brano strumentale “The Sebered Skull” successivamente invaso da un death metal piuttosto moderato, supportato da un contesto in synth quasi trascendentale, un po’ ai limiti dell’occulto, che lascia poi spazio ad altra creatività ottimamente eseguita da tutti gli strumentisti. Altro incredibile brano è “Nightmare Crescendo” una sorta di death metal tirato e supportato da una voce assolutamente perfetta per un genere incredibilmente vario come questo offertoci dagli Aleph; il brano, nel corso dell’ascolto, muta in modalità alternata tra alcune accelerazioni in death metal e situazioni melodiche realizzate dal synth; folli entrambi i lead solo eseguiti che anticipano una sorta di doom dai tratti incredibilmente affascinanti. Splendido anche il brano “Thanatos” che apre con un fantastico e fiabesco intro di synth quasi a ricordarci un po’ i Sadist, che viene poi sopraffatto da una ritmica un po’ doom su cui vengono ad insinuarsi dei refrain di chitarra e successivi lead solo che anticipano una successiva, quanto ottimale, performance vocale e ritmica del brano. Elogi anche a “Smoke and Steel” altro particolarissimo brano all’interno del quale il quintetto è in grado di realizzare l’ennesima ottima esecuzione ritmica, questa volta mista tra un thrash non troppo aggressivo e un contesto moderato pregno ancora una volta di variazioni ottimamente concepite dal synth. Il lavoro, a parere di chi scrive, è incredibilmente accattivante e dà piena prova della singolarità che questa band ha da un punto di vista creativo e musicale. Avete due orecchie, fatene buon uso con l’ascolto di questo ottimo lavoro.

Track by Track
  1. The Snakesong 85
  2. The Old Master 80
  3. A Game of Chess 80
  4. The Sebered Skull 85
  5. Fire Demon 80
  6. Nightmare Crescendo 80
  7. Sea Of Darkness 80
  8. ...The Silence... S.V.
  9. Thanatos 85
  10. Winterlude 80
  11. Smoke and Steel 80
  12. Multitudes Still Inside 85
  13. A Renegade's Path 85
  14. Remains /Remained 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 30.01.2016. Articolo letto 3550 volte.

 

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