Crimes «Sottoterra» [2009]

Crimes «Sottoterra» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1317

 

Band:
Crimes
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Titolo:
Sottoterra

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Benna:: voce, chitarra
Teppe:: basso
Morre:: batteria
Bennons:: chitarra

 

Genere:

 

Durata:
44' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo la pubblicazione di un demo e di un album nel 2005, i Crimes tornano a calcare i palchi con un nuovo full length datato 2010, sempre con la stessa passione iniziata nel lontano 1999.
Il lavoro presenta un'introduzione strumentale di meno di un minuto, "Ira", la quale serve a far entrare in gioco la prima vera traccia del disco "Non Mi Avrai Mai"; brano caratterizzato da un riffing classico del thrash metal più americano, non troppo veloce e con un forte palm muting.
I modenesi continuano con pezzi simili tra loro ma non troppo, sopratutto in fatto di melodie. Sì perchè, oltre a fare un bel thrash, mischiano in esso una forte vena melodica eseguita per lo più dai soli e arpeggi dei bravi fratelli Benedetti.
Non so perchè, ma mi rimandano tanto ai Testament, sopratutto la voce di uno dei due fratelli fondatori, Alessandro.
E ora occupiamoci del tema dei testi cantati in italiano, grosso nocciolo da ingoiare per molti recensori e lettori.
Io sono FAVOREVOLISSIMO a questo tipo di scelta, per due buoni motivi: il primo è l'intelligibilità del testo in sé per sé, il secondo è una questione di originalità.
Non possiamo sempre confonderci col metal d'oltreoceano, anche se godiamo di una buona identità musicale. Questo fattore rappresenta un buon modo per continuare la nostra storia musicale, e se lo fanno in tutti i restanti generi strumentali, non riesco a comprendere il perchè nel metal non si faccia.
Comunque non disdegno il cantato inglese, di sicuro, ma la scelta del gruppo la trovo molto originale.
I restanti pezzi del lavoro scandiscono il tempo in modo tranquillo e assimilabile, andando a ritrovare la linea più oscura nella parte iniziale di "Solo Con Me", brano d'eccellenza nel disco.
I testi non sono proprio il massimo, ma molti hanno del loro da dire. Come nell'ultimo brano citato, il cantato aggiunto allo strumentale conferisce una parte più oscura alla canzone.

Un gruppo nostrano interessante direi, soprattutto per loro proposta di un thrash metal con cantato italico. Ma oltre a questo i ragazzi ci sanno fare, anche se non stupiscono di certo per velocità e cattiveria. Ma risultano comunque piacevoli da ascoltare, soprattutto su disco.

Track by Track
  1. Ira 60
  2. Non Mi Avrai Mai 70
  3. Fantasma 70
  4. Noi X Noi 75
  5. C'é Chi 65
  6. Ancora Qui 70
  7. Solo Con Me 80
  8. Contro di Noi 65
  9. Sotto Terra 65
  10. Le Furie 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

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