Disguise «Second Coming» [2012]

Disguise «Second Coming» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1852

 

Band:
Disguise
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Titolo:
Second Coming

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Vexator - Bass
Aiwass - Drums
Dei Nuntius Mortis - Guitars
Carnifex - Keyboards
Vastator Mentis - Vocals

 

Genere:

 

Durata:
44' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Spiazza e non poco la nuova release di questo quintetto black metal di Barletta, che passa da un black metal sinfonico ancora massicciamente presente su “late”, ad un extreme industrial metal, che spesso usa ritmiche che sembrano fatte apposta per essere remixate con i classici dance beat, alternate a dei riffs a volte black, ma anche death (come quello di “I am alone”) o perfino thrash, come nella marcatamente industrial title track. Anche la qualità sonora è cambiata rispetto al passato: triggerata, moderna e molto asettica, come la migliore tradizione industrial vuole, che non stona con la musica.
Una volta digerito l’accentuato cambiamento stilistico, che già non è qualcosa da tutti i palati, ci si troverà ad ascoltare un album bello, ma che segna una vera e propria evoluzione, come se il titolo del cd fosse in qualche modo rappresentante una “Disguise Era Pt.II, che potrebbe non essere digeribile da tutti i fan del black metal, e piuttosto apprezzabile più da un pubblico amante dell’industrial/EBM, o quantomeno a chi ha apprezzato gruppi come i The Kovenant o i Death SS (se non addirittura gli Alien Vampires), che altro. Il disco, va detto: scorre bene, è ben costruito e congegnato, riesce a non essere un ibrido incapace di attrarre una fetta di pubblico o l’altra, e non disdegna neanche un paio di episodi più inclini al black metal, come la minimalista “Eclipse” e la lenta ed evocativa “Repressed rage”. In altri momenti, come in “To dominate” i Disguise ci regalano momenti di pura maestria, soprattutto nell’introduzione del brano per sola tastiera e nella prima parte del brano.
Insomma: originale, eterogeneo, concreto, che va dritto al dunque, che si concede sia divagazioni industrial, sia reminiscenze black anche se più sporadiche. Un difetto in particolare non ce n’è, ma tralasciando forse una evoluzione diretta e troppo staccata col passato (avrei preferito un cambio di stile più graduale) che è puramente una questione di gusto personale, potrei additare a questo album forse una minore compattezza degli strumenti, con una tastiera che non sempre sta in primo piano come dovrebbe, e quando lo fa sono le chitarre a non mordere come dovrebbero. Probabilmente l’evoluzione stilistica proposta dai Disguise deve ancora completarsi e bilanciarsi al 100%.
Il giudizio finale propone una promozione per un cd ben fatto, ma da consigliare solo agli amanti del connubio metal – elettronica. A tutti gli altri consiglio un ascolto preventivo prima dell’acquisto.

Track by Track
  1. Fragile Certain Death 65
  2. I Am Alone 70
  3. The Origin Of The Unknown 70
  4. Eclipse 75
  5. Repressed Rage 75
  6. To Dominate 75
  7. Claustrophobic Fate 70
  8. Second Coming 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

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