Dreker «In Thrash We Trust» [2010]

Dreker «In Thrash We Trust» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1692

 

Band:
Dreker
[MetalWave] Invia una email a Dreker [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Dreker [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Dreker

 

Titolo:
In Thrash We Trust

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Fiore - voce
Christian Scigliuzzo - chitarra
Germano Panico - chitarra
Davide Bisanti - basso
Matteo Solida - batteria

 

Genere:

 

Durata:
19' 55"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Cazzari, veloci e thrasher al punto giusto! I Dreker (il nome prende vita dalla pronuncia salentina della famosa birra) prendono vita nel 2008, e dopo diversi cambi di line-up giungono alla formazione attuale. Il loro è un vero spirito thrasharolo, influenzato da birra a fiumi, donne e prese per il culo per i suckers, oltre che per una certa autoironia che traspare dalla loro biografia.
L'Ep presentato alle stampe nel 2010 si introduce magistralmente, con la prima traccia "We Want To Drink"; intro con la voce di Homer Simpson ubriaco e veloce sfuriata thrash metal fottutamente hardcore, dai contorni sicuramente italiani. Testi grezzi, crudi e sputati in faccia con violenza, tecnica poco eccellente. Ma così piace il thrash a molti, nudo e spartano. La seconda traccia "Bimbominkia" ricalca ancor di più il suono ereditato dal punk hardcore, per certi versi, per altri invece ricalca il thrash teutonico. I blast beats sono a dir poco azzeccatissimi, pogabili al punto giusto e non esagearatamente furiosi. Bella anche la tematica del testo, riguardante tanti ragazzini che collocano come grandi rocker band come Tokio Hotel o gentaglia simile, meritandosi l'appellativo datogli dal gruppo salentino. Unica traccia strumentale è "A Moment Of Lucidity", la quale conferisce al disco un momento di sobrietà. Da notare però la sua efficacia e potenza solistica. Ma vera perla di saggezza è indubbiamente la title-track, aperta con un fragoroso riff sporco e pieno di bassi che, grazie al suo cantato semi-screamer, conferisce più cattiveria e attaccamento al genere prediletto, rompendo letteralmente le casse con la sua esplosività.
Un gruppo dalle vere potenzialità musicali, che sa creare quelle vere sfuriate thrash/hardcore dei primi anni '80 e che soprattutto sa cosa sia il vero spirito col quale ci si dovrebbe approcciare a questo grande genere metal. Spero vivamente di assistere a qualche live di questi salentini spaccaossa. Questi ragazzi sono quelle personalità che riescono a tirarti fuori ancora una splendida frase: thrash fino alla morte!!!

Track by Track
  1. We Want To Drink 85
  2. Bimbominkia 85
  3. War Of The Whores 80
  4. A Moment Of Lucidity 85
  5. In Thrash We Trust 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
82

 

Recensione di fabio HC pubblicata il --. Articolo letto 1692 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.