Endaemona «Cold memories» [2004]

Endaemona «Cold Memories» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
The sun of weakness »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Endaemona

Titolo:
Cold memories

Nazione:
Italia

Formazione:
Stefano Sciamanna - Voce e Chitarra
Francesco Cardillo - Chitarra
Jorge Chuna - Batteria
Thomas Campurra - Basso
Mario Di Giambattista – Tastiera

Genere:

Durata:
17' 10"

Formato:

Data di Uscita:
2004

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Gli Endaemona sono attivi dal 2004 e in pochi mesi registrano il loro demo di debutto “Cold Memories”. La band romana si getta in quel gothic metal imperniato di atmosfere cupe e sensuali figlie dei primissimi Moonspell quelli soprattutto di Irreligious. Il cd apre le danze con “Bring me out” che fa capire subito le intenzioni della band, andamenti lenti supportati da chitarre doomeggianti e sorrette da tappeti di tastiera onnipresenti e voce che alterna clean vocals alle classiche scream entrambe molto ispirate dal cantato di Ribeiro. Si prosegue poi con “Last Day” la quale parte con un arpeggio semplice ma molto d’atmosfera, per poi cadere in tempi più sostenuti dando quella sorta di aggressività in più rispetto al primo pezzo sempre tutto sorretto dai tappeti di tastiera, molto bello il riff portante breve e malinconico, e davvero incalzante la parte centrale che inizia con le clean vocals. La successiva “Liar” si distingue per una parte arpeggiata con cantato pulito quasi folk nell’incedere, sembrano portoghesi sti ragazzi J !”Caligula” chiude il cd e praticamente è la summa complessiva di tutto il demo. Questo “Cold memories” comunque ha i suoi difetti prima di tutto la produzione grezza dove ne fanno le spese soprattutto le tastiere di Mario fin troppo in secondo piano, ma allo stesso tempo questo discorso si annulla per il fatto che regala quella sorta di misticità in più, poi la voce m’è piaciuta molto nelle parti screaming mentre nel pulito a forza di emulare le basse tonalità di Ribeiro si sente comunque una sorta d’incertezza da parte del singer Francesco, le chitarre invece mi hanno soddisfatto minimali ma che allo stesso tempo a livello di gusto rendono in pieno. In definitiva comunque si tratta di un buon lavoro che mostra ampi margini di miglioramento da parte della band e soprattutto il coraggio di riportare queste sonorità che non fa quasi nessuno. Quello che mi preme di dire è di cercare di sviluppare in maniera più personale questo discorso sonoro intrapreso, nonostante tutto una buona prova dagli esordienti Endaemona. Da tenere sott’occhio.