Eyes of Soul «Cyberian Tales» [2011]
Eyes of Soul
Titolo:
Cyberian Tales
Nazione:
Italia
Formazione:
Alessandro Forgione :: vocals
Francesco Cribiori :: bass
Luca Castellazzi :; guitars
Andrea castellazzi :: drums
Stefano Michelon :: keyboards
Genere:
Durata:
56' 0"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il panorama Prog-metal italiano ha dei nuovi giovani e promettenti protagonisti che si aggiungono a quelli già esistenti : i milanesi “Eyes of Soul”. Il loro lavoro di debutto “Cyberian Tales” colpisce sia per il suo contenuto, un’esplosione di suoni ed emozionanti melodie sapientemente interpretate dal quintetto lombardo, e sia per l’originalità espressa. Nati nel 2001 come cover-band di gruppi quali Dream Theater e Angra sotto il nome dei “Cyberian Tales”, dopo qualche anno di gavetta incidono il loro primo promo nel 2005. L’esperienza maturata come gruppo cover dei DT ha influito tanto in questo concept-album, tuttavia senza contaminare troppo lo stile e la personalità degli Eyes of Soul. Il concept è incentrato sulle vicissitudini dell’uomo comune (il Sognatore), il quale rifiuta la realtà in cui vive e cerca rifugio nel mondo immaginario di Cyberia. Vivendo questa avventura, la quale lo mette davanti ad affrontare le proprie paure e capire quali sono i suoi veri desideri, riuscirà segnato da questa esperienza in modo da cambiare il proprio destino nella vita reale : tutto ciò si traduce in un prog metal melodico e di grande caratura emozionale. “Prologue” alza il sipario, una breve introduzione strumentale che fa da apripista alla bella e coinvolgente “The Dreamer”, un intreccio di sonorità space, riff in puro stile DT e continui strappi ritmici tutto completato dall’espressività vocale di Forgione. “Cyberia” mostra inizialmente un volto più intimo, un raffinato duetto voce e pianoforte che si traduce successivamente nella sempre presente matrice Prog-Metal, tuttavia eseguita con grande padronanza. Questi continui cambi di sonorità sono una costante della band, riuscendo a dare vita alle vicissitudini della storia e trasmettendo tale emotività coinvolgendo l’ascoltatore a 360 gradi. “Strange Skies” e la strumentale “Maelstrom” presentano un carattere più melodico e danno sfoggio delle grandi doti tecniche di Michelon (sint e tastiere), Luca e Andrea Castellazzi (chitarra il primo e batteria il secondo) e di Cribiori (basso). Il pezzo che tuttavia rappresenta al meglio tali capacità è “Past Memories”, la migliore al mia avviso, tiratissima e camaleontica nei cambi di tema, il tutto senza cadere mai troppo nel banale. “Black Madam” e “Closer”, i quali chiudono l’EP, trasmettono grande vitalità e spirito di riflessione, come segno del buon esito di questa avventura e che fa ben sperare per il futuro nella vita reale che verrà.
Track by Track
- Prologue 75
- The Dreamer 80
- Cyberia 80
- Strange Skies 75
- Maelstrom 80
- Past Memories 85
- HangHell 75
- Black Madam 75
- Closer 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 90
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
80Recensione di digprog pubblicata il --. Articolo letto 1767 volte.
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