Frozen Tears «Metal Hurricane» [2004]

Frozen Tears «Metal Hurricane» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Riccardone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1658

 

Band:
Frozen Tears
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Titolo:
Metal Hurricane

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dionigi Massimiliano - Bass
Taiti Alessio - Vocals
Vignozzi Emanuele - Drums
Torrini Lapo - Guitars
Taiti Leonardo - Guitars

 

Genere:

 

Durata:
48' 15"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Mmm, coperina interessante questa che mi ritrovo sulla scrivania : un angelo accovacciato sulla cima di una montagna gelata, a metà tra il terreno ed il divino ... Tratattasi di "Metal Hurricane", il terzo CD dei Frozen Tears, disco che sicuramente dimostra l'esperienza dei cinque fiorentini, maturata dopo "Mysterius Time" (2000) e "Way of Temptation" (2002), grazie anche al supporto della label brasiliana Megahard Records, nonchè della Steelheart Records, con la quale hanno firmato l'ultimo contratto ndel 2003. Leggendo la loro biografia, posso notare che la band si definisce come classic british metal, ascoltiamo quindi di cosa si tratta...
Il disco si apre con "Inner Vision", dalla quale emerge subito un nome : Alessio Taiti cantante che si estranea dall'emulare il buon Rob Halford. La tecnica ovviamente è subito evidente : riff veloci ed efficaci, tempi metronomicamente perfetti e soli di chitarra taglienti e melodici, non particolarmente tecnici, ma giustamente facenti fede a quello che è il genere musicale. "Forgotten Words" è ancora più convincente, un archetipo dell' heavy metal anni '80, un brano sulla falsa riga dei Maiden più giovani. Particolare intro invece per "Your Life Slow Down" : una Harley Davidson che si allontana, lasciando alle sue spalle un riff pesantissimo alternato ad armonici stirati ed iperdistorti. Il concetto di tempi metronomicamente perfetti è ripreso nella quarta traccia "The sound of Infinity", in cui si evince di nuovo l'affinità con i Judas Priest. "The Right Side of the World" e "The Flame of Hate" sono abbastanza simili : riff alleggeriti e terzinati ci riportano sulle tracce dei Running Wild e, come ovvio, primi Maiden. La particolarità arriva con "Western Sun", la ballad. Un arpeggio di chitarra accompagna un bel solo distorto all'inizio e poi continua per tutto il pezzo. Quello che è lo standard metal dei Frozen Tears si ascolta chiaramente in "The Evil" e "Rebel Souls" che racchiudono in se tutto il meglio delle song precentemente ascoltate e ci portano ad una conclusione : l'ultima traccia è infatti "Some Heads Are Gonna Roll", cover dei più volte citati Judas Priest.
Che dire nel complesso ? Beh, sicuramente un disco bello e buono. Bello perchè la cover è veramente curata, buono perchè anche il sound che ne esce è aggressivo, efficiente, heavy! Nonstante i pezzi possano sembrare ripetitivi, il disco non stanca, ricorda quello che era il Metal di una volta ... Complimenti ragazzi, un grosso "in bocca al lupo" sincero.

Track by Track
  1. Inner Vision 80
  2. Forgotten Words 90
  3. Your Life Slow Down 80
  4. The Sound of Infinity 85
  5. The Right Side of the World 80
  6. The Flame of Hate 75
  7. Wester Sun 70
  8. The Evil 90
  9. Rebel Souls 90
  10. Some Heads are Gonna Roll 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
83

 

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