Gort «Sixth Day's Cancer» [2008]

Gort «Sixth Day's Cancer» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1990

 

Band:
Gort
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Titolo:
Sixth Day's Cancer

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lord Lemory voce
Wolf – chitarre
Obscuritatis Daemonium – basso
Einherjar Ingvar – batteria

 

Genere:

 

Durata:
41' 14"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Arrivano al traguardo del primo album i partenopei Gort, Raw Black Metal band che seguo sin dagli inizi: basti pensare che per questa stessa testata ho recensito già tutti i precedenti lavori di questa band. L’act capitanato da Lord Lemory giunge alla pubblicazione del Debut Album grazie al deal con la celebre The Oath Records, che ha avuto il merito di credere nel potenziale della band campana.

Niente di nuovo sotto il sole per quanto riguarda il genere proposto dai Gort: Raw Black Metal, nel pieno rispetto di quel che sono le loro influenze, Darkthrone in primis! Sempre più maturo, comune, il songwriting lirico, ad opera di Lord Lemory. È sua l’idea del titolo, “Sixth Day’s Cancer”, il Cancro del Sesto Giorno: e cosa creò Dio, nella Genesi, il sesto giorno?
Eccelsa la produzione: i Gort hanno ufficialmente abbandonato i Cieffe Studio (nel quale hanno registrato i precedenti lavori), per affidarsi alle mani degli Orange Bug Studios ed al mixaggio di Maddalena Bellini, garanzia di qualità, su questo ci potete giurare.

Di certo, i Gort grazie a questo album potranno aggiungere nuovi cavalli di battaglia alle già note “We Are Elite” e “Declaration Of Destruction”. Mi riferisco a pezzi come “To Darkness I Belong”, già presente nel precedente demo “Dissipatio Humani Generis”, “My Name Is God”, “The Noble Art Of Suicide”, “Hate Manifesto” e “Gort Commando”, preceduta da un intro che è un omaggio al capolavoro di Stanley Kubrick “Full Metal Jacket”.
I pezzi, tra l’altro, traggono decisamente vantaggio dall’ottimo suono tirato fuori dalla già citata Maddalena Bellini: un grossissimo passo avanti rispetto al passato.

Se fino a qualche tempo fa i Gort sarebbero stati una band che sarebbe potuta piacere a chi adora soprattutto le registrazioni modello Fisher Price, ora mi sento di dire che la band partenopea può decisamente alzare il tiro e pensare a nuovi adepti: lo stile è pur sempre quello Old School, ma finalmente i suoni più potenti rendono giustizia al combo. Supporto totale.

Track by Track
  1. [untitled intro] 60
  2. Mors Certa Est 70
  3. To Darkness I Belong 78
  4. My Name Is God 77
  5. S'i Fossi Foco 75
  6. Hate Manifest 78
  7. The Noble Art Of Suicide 80
  8. Nuclear Dawn 77
  9. Gort Commando 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 78
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
74

 

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