Ground Control «Dragged» [2010]
Ground Control
Titolo:
Dragged
Nazione:
Italia
Formazione:
Marco Vighini (lead Vocals)

fabio Cavallaro (guitars & Backing Vocals)
Giovanni Scardoni (guitars)

Giovanni Raddi (bass & Backing Vocals)
Fabio Perini (drums)
Genere:
Durata:
37' 44"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Ground Control nascono dall'idea dei chitarristi Alessio Garavello e Fabio Cavallaro nel 1996 con il nome “Deluge ” come cover band dei principali gruppi thrash metal che hanno segnato per sempre la bay-area dei mitici anni '80 suonando pezzi di Metallica e Megadeth. Già dai primi tempi la band subisce molti cambi di line up, fino a raggiungere un equilibrio nel 2002 con i membri tutt'ora presenti. Dopo la realizzazione del loro primo demo “Demo 2k5 ”, la band ritorna presto in studio e realizza “Dragged”, il loro primo full length, ottimo mix di thrash metal-hard rock che ci permette di inserirlo nei filoni hard and Heavy più aggressivi.
Le influenze thrash, come già detto sono molto evidenti: le chitarre sono veloci e taglienti con sonorità molto aperte; i tempi di batteria sono quasi sempre veloci e tirati come la tradizione vuole, ma i Ground Control non sono solo questo, la band propone anche ottimi passaggi puliti come su Pray & Die, riuscendo a rendere l'ascolto molto interessante inserendo anche riff molto più lenti, grossi e pieni di groove. Tutte le performance strumentali sono veramente ottime, i ragazzi esprimono molta grinta e personalità con i loro strumenti indice di ottima preparazione tecnica ed esecutiva, in particolare la prova del basso è veramente notevole. Anche la voce non è sicuramente da meno in quanto a prestazione e preparazione: l'interpretazione si sposa benissimo con tutti i pezzi e la timbrica è veramente ottima, a parte qualche imperfezione sulle note alte dove Marco, voce della band, sembra faticare un po', ma in ogni caso non è nulla di grave per il risultato complessivo.
L'unico punto che mi sento di criticare è l'accostamento stilistico delle sezioni lead di chitarra alle ritmiche: entrambi i chitarristi offrono una pregevole prova nelle parti soliste, ma quello che traspare è quasi un eccessivo sfoggio di doti tecniche su fraseggi per così dire molto “accademici” a discapito di originalità e coesione con l'intero brano, soprattutto in virtù del genere proposto, nel quale risulta particolarmente importante comporre assoli interessanti e azzeccati.
Anche la scelta dei suoni è molto buona: le chitarre hanno sonorità abbastanza tipiche come già detto, ma a rendere il sound veramente interessante a mio avviso è il basso, con suoni prevalentemente distorti e molto aperti, rendendolo sempre ben presente e mai impastato.
Infine, l'intera grafica e artwork della band è molto curata sia per quanto riguarda copertina e book, sia per quanto riguarda il sito internet myspace, che ormai è un elemento indispensabile per ogni band che vuole proporsi ad alti livelli.
Possiamo quindi dare un ottimo giudizio a questo lavoro augurando molto successo e soddisfazioni alla band.
Track by Track
- Intro S.V.
- Pray & die 75
- Lost 60
- Breath 70
- Final solution 70
- For what? 75
- Wasted 65
- Days in rage 70
- Leave me alone 70
- Outro 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
72Recensione di Dust pubblicata il --. Articolo letto 1267 volte.
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