Innervacuum «Demo 2007 » [2007]

Innervacuum «Demo 2007» | MetalWave.it Recensioni Autore:
EMPEROROFTHESUN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1485

 

Band:
Innervacuum
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Titolo:
Demo 2007

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Moreno Durat – Vocals
Andrea Giannattasio – Lead Guitar
Francesco Murtas – Guitars
Roberto Matiussi – Bass
Filippo Fumato – Drums & Percussions

 

Genere:

 

Durata:
28' 50"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Innervacuum nascono dalle ceneri dei “The Answer” in quel di Udine, e dopo un periodo di rodaggio fatto di live e cover, ecco finalmente arrivato il momento di dare alle stampe il loro primo demo. La band ci propone un buon Progressive Death Metal che deve molto a band quali Meshuggah e Opeth. Le composizioni sono tutte abbastanza prolisse, con un brano che arriva pure a sfiorare i dieci minuti. Apre il demo ‘Clog’ con un riffing che deve molto ai Meshuggah, con tempi pazzoidi e la voce del singer che si lancia in un growl simile al singer dei svedesi sopra citati. Risalta subito la varietà della proposta, peccato però per il suono del demo, troppo acerbo e che non rende possibile ascoltare in pieno quei particolari che tuttavia si avvertono. Ad un tratto spunta l’aspetto progressive, il brano si ferma di colpo ed entra in scena la voce pulita, in verità sembra troppo forzata questa apertura, fuori dal contesto del brano. Segue ‘Failearth’ e sin dall’inizio è marcata l’influenza degli svedesi, in particolare nei riff. In certi momenti sembra di ascoltare proprio loro, ma gli elementi personali non mancano comunque. Con ‘Paradox’ arriviamo al brano più lungo del lotto ma stranamente è quello in cui la band riesce meglio a proporsi, anche i tocchi progressive qui sono molto ragionati e hanno ragione di esistere. Questo loro primo demo contiene luci e ombre, molti sono gli aspetti positivi ed enormi sono sicuramente i margini di crescita. Un consiglio per la band è di non scimmiottare i Meshuggah, perché ormai non se ne può più di tutte quelle band cloni. Nonostante tutto siamo fiduciosi di una loro crescita.

Track by Track
  1. Clog 69
  2. Failearth 70
  3. Paradox 78
  4. Pure Negative 73
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 66
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

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