Kenos «The Craving» [2007]

Kenos «The Craving» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Aqualunaedreams »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2475

 

Band:
Kenos
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Titolo:
The Craving

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessio Giudice :: Voce
Marcello Fachin :: Basso
Domenico Conte :: Chitarre
Jaco Pisciotta :: Chitarre
Sergio Gasparini :: Batteria

 

Genere:

 

Durata:
46' 23"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Partiamo dal presupposto che questi Kenos sono un gruppo della madonna. E aggiungiamo che questo “The Craving”è uno degli platter più entusiasmanti che mi sia capitato di ascoltare. Bene, fatte queste premesse, e solo ora, è possibile cominciare a descrivere questo album, manco a dirlo, un capolavoro. I Kenos suonano death, non metalcore, non quel genere che è tutto e non è niente, i Kenos non fanno a gara con gli altri gruppi a chi suona più veloce o a chi è più moderno, non fanno di tutto per entrare a fare parte di una scena o di qualcosa di standardizzato, i Kenos usano la loro classe e la loro maestria tecnico/compositiva per comporre la loro seconda prova in studio sulla lunga distanza, che se si confermerà nel tempo, potrebbe aprire porte davvero interessanti a questa formazione. Non è un caso, infatti, che i Deicide abbiano scelto loro, insieme, guarda caso, agli immensi Delirium X Tremens (Da me recensiti ottimamente su queste pagine) , per aprire il proprio concerto settembrino a Milano, perché questi ragazzi ci sanno fare, alla grande. I Kenos, come detto, si ispirano al death per le loro composizioni, e la componente tecnica si rivela fondamentale nel loro sound, cosa che fa venire alla mente gruppi come i Nile, i Death o i Dying Fetus, anche se l’atmosfera generale di questo “The Craving” è meno opprimente, insomma, è come stare sott’acqua con le bombole, non stai con la testa fuori ma respiri. L’ossigeno in questo caso è dato dal fatto che i Nostri spesso e volentieri non si dilettano con l’esercizio stilistico fine a sé stesso comune a molte band della loro caratura, ma inframmezzano a passaggi brutali e complessi la melodia che la scuola svedese ha inculcato nelle teste della generazione di musicisti death post – “Slaughter Of The Soul”. E questo non è affatto un male, perché in un periodo in cui, causa metalcore, quasi tutte le band cercano a tutti costi la distorsione più cupa e i ritmi più martellanti, una divagazione melodica ogni tanto non può fare che bene, anzi, come in questo caso, da a certi lavori la varietà necessaria per renderli interessanti. Varietà che è insita nei migliori brani di questo lavoro, a partire dalla doppietta iniziale “The Craving”/”Majestic Persecution”, perfetti connubi tra melodia, groove, velocità e complessità di fondo incredibile. Nella stessa categoria possono essere benissimo inserite l’essenziale “The Icon”, probabilmente ideale per essere usata come singolo grazie alla marcata influenza svedese, Dark Tranquillity in testa, e la seguente “D-Mansion”, forse la più “Schuldineriana” del lotto, in particolare per le parti più lente, dove il riff-rama tipico del compianto genio statunitense si fa più marcatamente presente. C’è da dire che comunque tutto questo i Kenos non lo abbiano fatto uscire improvvisamente dal cilindro, ma solo un’applicazione maniacale ai propri strumenti può dare certi risultati. Sono infatti incontestabili le capacità tecniche della band con in particolare i due chitarristi, Domenico Conte e Jaco Pisciotta, altamente al di sopra della media, e con un batterista, Sergio Gasperini che, col bassista Marcello Fachin, forma una sezione ritmica entusiasmante e molto muscolare. Ma il vero condottiero del gruppo è il singer Alessio Giudice, che, con la sua voce sempre al limite tra growling e screaming, si adatta benissimo a ogni tipo di situazione, come si nota chiaramente in una delle canzoni migliori del lavoro, quella “Aries(Pt.2)” dove il singer addirittura si cimenta alla voce pulita e sussurrata. Niente da dire, un grandissimo gruppo italiano, dopo i Delirium X Tremens un’altra grande realtà del nostro panorama estremo finalmente si innalza prepotentemente nel mercato discografico armata fino ai denti, meglio non provare a contraddirli.

Track by Track
  1. The Craving 85
  2. Majestic Persecution 88
  3. Mutant Creation 78
  4. The Icon 80
  5. D-Mansion 80
  6. Teaben Rising 79
  7. Who.Is.Key 79
  8. Aries(Pt.1) 82
  9. Aries(Pt.2) 84
  10. Cassandra's Tale 81
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

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