King Howl «Homecoming» [2023]

King Howl «Homecoming» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
23.02.2024

 

Visualizzazioni:
531

 

Band:
King Howl
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Titolo:
Homecoming

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Diego Pani :: Voce, Armonica;
- Marco Antagonista :: Chitarra;
- Alessandro Cau :: Basso;
- Alessandro Sedda :: Batteria;

 

Genere:
Heavy Blues / Proto Doom

 

Durata:
32' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.06.2023

 

Etichetta:
Electric Valley Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Qabar - Extreme Music PR
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Recensione

E’ proprio una bella sensazione lasciarsi trasportare dal nuovo “Homecoming”, terza uscita discografica per i sardi King Howl, fautori di un grezzo quanto divertentissimo stoner blues rock di matrice americana forte di incalzanti ritmiche sprigionate da armonica, slide per le corde di chitarra e tanti distorti a disposizione. In sostanza, si tratta di un disco carico di divertimento con ritmiche spumeggianti e motivi dall’impulsività moderna; undici tracce, che includono anche una cover dei Rolling Stone, sono il giusto ingrediente per affrontare questo nuovo viaggio in cui la band ci vuole condurre con tutta la propria miglior performance. Ed è proprio così questo “Homecoming” ti trascina via sia sotto il profilo personale ma anche emotivo proprio per la passione esternata dalla band che trasuda tra una nota e l’altra. Stilisticamente, per quanto attiene l’aspetto compositivo, c’è un’intesa strepitosa all’interno del quartetto in cui ognuno riesce a dare il meglio di sé e, se necessario, completando l’uno con l’altro; sound cristallino, con le giuste dosi di esagerazione, produzione eccellente, estro e tanto divertimento sono la ricetta per questa band dimostrata sin dall’opener “Roster” per poi accelerare il proprio battito con “The Train” ricco di riff e compattezza; l’unione dell’hard rock blues con le sonorità anni ’70 trova il proprio punto di picco con “John Henry Days” tra dinamica modernità ma anche richiami psichedelici del passato; punto forte dello stoner adottato dalla band è invece “Temped” forte di un sound tortuoso e caparbio; che dire poi del sound di “The Great Blue Heron” altra splendida performance della band, moderata e forte dell’impiego dell’organo hammond per evidenziare ancora di più la splendida armonia generata; c’è inoltre la sopra accennata cover dei Rolling Stone con “Gimme Shelter” e la conclusiva rock blues “Home”, brano dal sapore unico e irripetibile. Un disco che fa la differenza sia al passato che al presente.

Track by Track
  1. The Rooster 75
  2. From The Cradle 75
  3. The Train 80
  4. John Henry Days 80
  5. Motorsound 80
  6. Slowly Coming Down 80
  7. Tempted 80
  8. Jupiter 75
  9. The Great Blue Heron 80
  10. Gimme Shelter (Rolling Stones Cover) S.V.
  11. Home 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 23.02.2024. Articolo letto 531 volte.

 

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