Lykaion «Nothin' But Death» [2012]

Lykaion «Nothin' But Death» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dolcebass »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2364

 

Band:
Lykaion
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Titolo:
Nothin' But Death

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Sforza: Guitar, Vocals
Fabio Valentini: Guitar
Alessandro Esposito: Bass
Andrea Alberati: Drums

 

Genere:

 

Durata:
37' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Lykaion sono una metal band italiana con un'esperienza che va oltre il decennio di attività: attivi dal 2000, il primo EP autoprodotto risale al 2003, “The Equilibrium of the Hidden”, seguito da altri tre, “Behind... a Whisper” nel 2005, “The Things I've Left” nel 2006 e “Swallowed by the Sea” nel 2010.
Giungono ora al primo Full Lenght, “Nothin' But Death”.

Ad un primo ascolto si intuisce subito una raggiunta e solida identità sonora.
La produzione rende bene, soprattutto i suoni delle chitarre di Fabio Sforza e Alessandro Valenti, veramente di gusto.
La batteria, a cura di Andrea Alberati, non è eccessivamente presente, come nella maggioranza dei dischi che vengono partoriti ultimamente, ma, anche se non invasiva, riesce a dare un bel “tiro” e un bel groove ai pezzi.
Il basso di Alessandro Esposito è preciso, con giri gustosi per tutta la durata dell'album, forse leggermente penalizzato dal suono gonfio e ricco di basse.
La voce di Alessandro Sforza si adatta molto bene al genere, potente e grattata, che riesce ad essere espressiva nonostante la tecnica, trasmettendo il senso del pezzo.
A livello di arrangiamento l'unica pecca: i pezzi tendono molto a rassomigliarsi tra loro e rendono l'album un po' pesante e monotono ai primi ascolti.

Passiamo in rassegna alcuni pezzi: la title track, “Nothin' But Death”, è il manifesto sonoro dell'intero lavoro, con un bellissimo giro di chitarra introduttivo, uno sviluppo molto dinamico tra la strofa e un ritornello molto cantabile.
Altro pezzo dal gran groove è “Free From All Your Fears”, la traccia 3, con riff di chitarra e ritmiche potenti. Da headbanging.
Da citare anche “Empty”, dove troviamo un duetto tra chitarra solista e voce che dà significato ad una ballad azzeccata, dove compaiono anche archi in sottofondo.
Infine la closing track, “Dimenticherai”, dall'inusuale forma strofa in inglese/ritornello in italiano, per non tradire le origini della band.
Bravi Lykaion, davvero un disco ben riuscito, che corona al meglio anni di lavoro e fatiche.

Track by Track
  1. Nothin' But Death 90
  2. A Cold Summer Day 80
  3. Free From All Your Fears 90
  4. Empty 90
  5. The Dance 80
  6. Fuck You (I Love Myself) 75
  7. Passion Kills 85
  8. Sick Love 80
  9. Togheter 70
  10. Dimenticherai 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
83

 

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