Nibelheim «Drawing The Lines» [2007]
Nibelheim
Titolo:
Drawing The Lines
Nazione:
Italia
Formazione:
Stefania Salladini - vocals
Luca Pavone - guitars
Andrea Giordano - guitars
Gabriele Di Girolamo - bass
Federico Di Simone - drums
Genere:
Durata:
16' 17"
Formato:
2007
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Sono giovani di belle speranze questi Nibelheim provenienti dalle terre d’Abruzzo. Un bel quintetto thrash/death metal che si affaccia oggi per la prima volta alle luci della ribalta con “Drawing The Lines”, il suo primo lavoro in studio. Tre tracce più la solita intro per gettarsi nella mischia e raccogliere i frutti di un primo periodo di lavoro che tutto sommato è da apprezzare, ma su cui è bene porre qualche doveroso correttivo.
Se è vero infatti che stilisticamente i nostri si appoggiano su un dirompente thrash moderno influenzato da un death di matrice melodica (con qualche richiamo all’heavy più classico), nel corso di questo scarso quarto d’ora emergono comunque buone doti di songwriting, in cui si individua una seminale personalità dettata dalla voglia di “osare” e di andare oltre certi clichèt. Tuttavia ai Nibelheim manca ancora qualcosa per ergersi al di sopra di un calderone, in cui purtroppo ancora si ritrovano immersi. Nonostante la presenza qua e là di spunti interessanti, capaci quantomeno di differenziare i pezzi l’uno dall’altro, la prova della brava e volenterosa Stefania (singer di tutto rispetto) da sola non può bastare a far spiccare il volo a tracce come “Dancers To God” o “Your World/My Prison”, ancora alla ricerca di una precisa identità e alla presenza di un serio rischio omologazione ai generi sopra citati. A ciò poi si aggiunge una produzione ancora piuttosto deficitaria, degna più dell’obsoleta qualità di un qualsiasi “Deathcrush” dei Mayhem, che non di quella raggiunta in questi ultimi anni anche dalle autoproduzioni più casalinghe. Certo, l’ingenuità e la mancanza di esperienza in studio di una band alle prime armi ci possono stare, ma non tutti i mali vengono per nuocere ed anche qui occorrerà apportare i necessari correttivi.
In estrema sintesi, i Nibelheim presentano oggi dei cospicui ed ampi margini di miglioramento, ma anche una sufficiente base di partenza per poter continuare a dire la loro nel panorama italico. Una raggiunta maturazione ed una maggiore esperienza potrà fare la differenza rispetto a quanto fin’adesso mostrato. Per ora c’è una piena sufficienza, ma si può fare (e si deve fare) molto di più.
Track by Track
- Nightmarish Revelation 60
- Dancers To God 65
- Your World/My Prison 60
- You, Liar 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
63Recensione di Cynicalsphere pubblicata il --. Articolo letto 1888 volte.
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