Ogre «Ogre» [2005]

Ogre «Ogre» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Cynicalsphere »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1406

 

Band:
Ogre
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Titolo:
Ogre

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Daniele - vocals/guitar
Alfredo - bass
Francesco - drums

 

Genere:

 

Durata:
18' 42"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dei perugini Ogre poco si riesce a reperire in giro, se non che sono un progetto attivo da diversi anni nell’underground umbro fondato da Daniele Motta, singer che alcuni di voi avranno già avuto modo di sentire come session vocalist in un demo di qualche anno fa di un’altra band proveniente da Perugia, gli Affliction. Già in quell’occasione ebbi la possibilità di apprezzare le sue ottime qualità di screamer e la sua frequente propensione ad alternare vocalizzi in growl ad altri in screaming più aggressivi, dote che non viene a mancare neanche in questa circostanza. Gli Ogre propongono un death-metal ruvido e senza compromessi, ispirato principalmente a quello di scuola americana e fin da questa opera prima sembrano fissare in maniera decisa le basi delle loro scelte stilistiche e del loro sound. In primis c’è da rimarcare che, nonostante la produzione sia piuttosto artigianale e i suoni non risultino proprio limpidissimi, i diciotto minuti scarsi proposti dal combo perugino offrono buoni spunti ed arrangiamenti lineari, che non lasciano molto spazio alla sperimentazione o alla fusione con altri generi, eccezion fatta per qualche sprazzo melodico riscontrabile nell’ultima traccia, “Constricted”. Già da “The Remedy”, pezzo d’apertura del cd, si capiscono subito le intenzioni del terzetto umbro: riff tirati e violenti, ritmiche incalzanti e micidiali su cui si catapultano senza tregua voci ferine e spietate. Sono questi i marchi di fabbrica degli Ogre, seminali e diretti, senza alcuna concessione a break atmosferici o a pause di riflessione. I brani proposti risultano decisamente grezzi ad un primo ascolto, ma sono quanto mai gelidi e convincenti (su tutti “Grind Or Be Grinded”), al punto da non sfigurare di fronte a quelli di colleghi più patinati. C’è comunque da sottolineare il fatto che il suono in certi frangenti zanzaroso delle chitarre non renda giustizia ad un prodotto tutto sommato discreto nel suo genere e che la prova offerta dalla sezione ritmica presenti in una buona parte di questo demo alcune incertezze esecutive. Ci vuole ancora un po’ di sforzo per correggere alcune di queste grossolanità, soprattutto nella fase di produzione, che di questi tempi fa proprio la differenza in un prodotto proveniente da un ambiente come quello underground. Tuttavia, la prova degli Ogre può ritenersi sufficientemente superata. Con qualche aggiustamento in corso, questo terzetto potrà certamente dire la sua nel panorama metal di casa nostra. Staremo a vedere, voi intanto supportateli pure.

Track by Track
  1. The Remedy 75
  2. Grind Or Be Grinded 75
  3. The God Of Men Is Himself 70
  4. Introspection 65
  5. Constricted 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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